Le organizzazioni professionali di Italia, Spagna e Francia – riunite nel Copa-Cogeca – hanno scritto una lettera al Commissario Cioloş, manifestando la loro contrarietà e preoccupazione per il recente riconoscimento dell’Igp all’aglio cinese “Jinxiang Da Suan”, visto che questo aglio non avrebbe i requisiti di qualità, di legame con il territorio e di reputazione previsti dal Reg.Ue n.510/2006.
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‘Coltiviamo valore e valori’: questo il senso del lavoro delle 45 cooperative – operanti tra i vari settori agroalimentari nel comparto ortofrutticolo, iscritte alla Legacoop Campania, che con quasi 2.500 soci e un valore della produzione di circa 141 milioni di euro rappresentano il 6,7% della produzione agricola regionale (dati 2010).
L’UIAPOA esprime forte preoccupazione per l’ulteriore liberalizzazione degli scambi commerciali tra l’Unione Europea ed il Marocco per i prodotti ortofrutticoli (leggi news). “L’accordo – spiega UIAPOA in una nota stampa -, riducendo fortemente i dazi di importazione, espone le nostre O.P. ad una concorrenza sleale a cui non è possibile far fronte rischiando di far cadere il settore produttivo".
“Se c’è stata speculazione, non saremo noi a certificarla, visto che stiamo vendendo la frutta a prezzi addirittura inferiori rispetto allo scorso anno”. Questa la posizione dei produttori ortofrutticoli organizzati in cooperative (che rappresentano il 40% della produzione nazionale), convocati dal Garante per la Sorveglianza dei prezzi insieme alle altre sigle sindacali.
"All’orizzonte si profila uno scenario devastante per l’agricoltura siciliana". Questo il commento sconsolato e preoccupato di Alessandro Chiarelli (nella foto) e Giuseppe Campione, rispettivamente presidente e direttore della Coldiretti Sicilia, subito dopo l’approvazione dell’accordo tra Ue e Marocco, che entrerà in vigore prima dell’estate.
"Le conseguenze per i produttori agricoli europei, in particolare per quelli italiani di ortofrutta, saranno devastanti. L’accordo di libero scambio tra Ue e Marocco (leggi news) metterà a rischio migliaia di imprese e posti di lavoro. Un danno enorme per tantissimi agricoltori che sono già stati colpiti duramente dalla grave crisi economica".
Un giudizio negativo sul patto tra l’Unione Europea e il Marocco arriva pure da Maurizio Gardini (nella foto), presidente di Fedagri-Confcooperative. “Quello votato oggi è un accordo che continua a penalizzare l’agricoltura mediterranea, l’ortofrutta in primis e che ancora una volta risulta sbilanciato verso gli interessi delle produzioni continentali e di altri settori economici".
"Ancora una volta si è utilizzata l’agricoltura come merce di scambio per risolvere questioni politiche e internazionali". Questo il commento a caldo del presidente di Confagricoltura Mario Guidi (nella foto) in merito al voto favorevole del Parlamento europeo all’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea ed il Marocco (leggi news correlata).
La spesa di quasi due italiani su tre (65%) è stata stravolta dal maltempo che ha distrutto le coltivazioni in campo e ostacolato i trasporti modificando i prezzi e l’assortimento dei prodotti sugli scaffali. E’ quanto emerge da un sondaggio on line del sito coldiretti.it che evidenzia i cambiamenti nei comportamenti di acquisto alimentari a causa dell’ondata straordinaria di maltempo.
In vista del dibattito in seduta plenaria in corso al Parlamento europeo, che porterà all’ordine del giorno giovedì 16 febbraio l’approvazione dell’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea ed il Marocco, la Coldiretti ed il presidente di Confagricoltura Mario Guidi hanno inviato a tutti i parlamentari europei due distinte lettere, sollecitando una loro particolare attenzione sull’argomento.
Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per giovedì 16 febbraio una seduta straordinaria del Tavolo di confronto sulla trasparenza delle dinamiche dei prezzi. "La riunione", spiega una nota, "servirà a esaminare in modo approfondito le cause dei recenti rincari nel settore ortofrutticolo e degli altri prodotti e servizi interessati da aumenti significativi".
Il Veneto, "l’orto di qualità d’Europa", sarà a Berlino con le sue produzioni ortofrutticole a Fruitlogistica, la più importante manifestazione fieristica del settore a livello mondiale. Lo rende noto la Regione, che ricorda anche come il Veneto sia "uno dei leader indiscussi tra le regioni italiane nell’esportazione dei prodotti agroalimentari".
Il Codacons lancia l’allarme prezzi in tutta Italia, in particolare per quanto riguarda frutta e verdura, che potrebbero rincarare del 200%. L’Associazione dei consumatori denuncia forti aumenti dei listini in negozi e supermercati italiani. “Da una parte gli scaffali appaiono semivuoti in moltissimi esercizi commerciali", spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi (nella foto).
"L’operazione della Guardia di Finanza al mercato di Vittoria fa emergere uno spaccato, molte volte evidenziato dal sindacato, su cui occorre fare piena luce, per accertare addebiti e responsabilità. Il superamento dei problemi dello ‘strangolamento’ dei produttori da parte dei commissionari e del taroccamento delle merci è facilmente superabile".
Il 4 febbraio all’Istituto Tecnico Agrario Statale “Gaetano Briganti” a Matera l’associazione per lo sviluppo della frutticoltura “Biagio Mattatelli” organizza un seminario dal titolo: Viticoltura nel materano: aspetti tecnici e commerciali , nel quale vi sarà la premiazione del I concorso per diplomati degli Istituti Agrari promosso dall’Associazione.
Ottimizzare le rispettive performance sul fronte dell’offerta commerciale: questo l’obiettivo di Aicube, associazione di imprenditori italiani indipendenti, ossia l’alleanza strategica costituita da Pam Panorama ed Interdis, che intende sfruttare tutte le possibili sinergie attraverso la creazione di una piattaforma unica di collaborazione e di scambio.
Il maltempo con neve e ghiaccio che ha bloccato la circolazione impedisce le consegne dei cibi con cinquantamila tonnellate di verdure ferme a marcire nelle strade, nei magazzini e nelle aziende. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base del monitoraggio effettuato su tutto il territorio nazionale dove si registrano moltissime difficoltà nelle consegne.
Più formazione, più aggiornamento, più imprenditorialità. E’ un percorso che gli ortolani di Rosolina, in provincia di Rovigo, soprattutto i più giovani, si propongono per superare criticità e difficoltà di mercato e per mantenere e consolidare le posizioni. Con questi obiettivi sono stati organizzati una serie di incontri formativi.
La Cia siciliana ha fatto i conti. Il blocco degli autotrasportatori, attuato prima in Sicilia e poi nel resto d’Italia, è costato all’agricoltura e alla zootecnia siciliana 70 milioni di euro. La comunicazione della Cia a firma del presidente regionale Carmelo Gurrieri (nella foto) è arrivata sul tavolo del Dirigente dell’Assessorato alle politiche agroalimentari, Rosaria Barresi.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha convocato una conferenza stampa per oggi alle 13 nel salone dell’agricoltura del Mipaaf a Roma. Il tema posto al centro dell’incontro sarà la presentazione di un provvedimento che rende trasparente la partecipazione delle lobby ai processi decisionali del Ministero.
“Non è più possibile garantire il mantenimento dell’agricoltura italiana ed europea puntando solo sui pagamenti diretti: per mettere al riparo le aziende dalle fluttuazioni di mercato, occorrono meccanismi di stabilizzazioni del reddito – assicurazioni e fondi mutualistici -, che rivelano tutta la loro efficacia in momenti di sofferenza del mercato".
"Le manifestazioni dei camionisti, diffuse lungo gli assi e gli snodi viari del nostro Paese, hanno avuto riflessi pesantemente negativi per la regolare distribuzione dei prodotti agroalimentari soprattutto freschi. Il che ha causato disagi e gravi danni economici sia ai consumatori sia ai produttori agricoli. E ciò in un momento particolarmente critico per il nostro Paese".
Ieri pomeriggio a Bologna si è tenuto il primo consiglio di amministrazione di Mercati Associati, l’associazione nazionale delle società di gestione dei mercati all’ingrosso, dopo l’elezione alla presidenza di Giuseppe Pavan (leggi news), vicepresidente esecutivo del mercato agroalimentare all’ingrosso di Udine, avvenuta lo scorso luglio.
Gli agricoltori Coldiretti hanno lasciato le campagne per portare la frutta e verdura invenduta sul Canal Grande a Venezia, a Ponte Accademia (lato Campo S.Stefano) per salpare verso Ponte "3 Archi". L’ortofrutta che non riesce a raggiungere mercati e supermarket viene regalata dagli agricoltori della Coldiretti ai pensionati e alle famiglie bisognose.
La conferma delle gravissime perdite che l’agricoltura sta subendo dallo sciopero degli autotrasportatori arriva dai dati raccolti da Confagricoltura nel settore della distribuzione: si stima che, a livello nazionale, venga consegnato ai punti vendita della GDO circa il 60% del quantitativo medio abituale di prodotti deperibili, come carne, ortofrutta, formaggi.
Un’intesa per rafforzare le relazioni nel comparto delle sementi, anche in funzione della riforma della Politica agricola comune. Il patto è stato firmato a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, da Assosementi in rappresentanza delle aziende sementiere e dal Coams, il consorzio delle organizzazioni di agricoltori moltiplicatori di sementi.
Anche a Verona come in altre città italiane potrebbe diventare difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano a causa del blocco dei tir in Sicilia e in altre aree con i prezzi che aumentano. “Il rischio che anche nella nostra città diminuiscano alimenti di prima necessità non è da escludere – precisa Damiano Berzacola (nella foto), presidente di Coldiretti Verona.
"Finalmente si interviene per contenere lo strapotere della gdo nei confronti degli agricoltori, spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti. Quanto contenuto nel Decreto Legge sulle liberalizzazioni sulla Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari è un passo importante per il futuro degli operatori agricoli".
“Non c’è mai stato un approccio così radicale alle questioni relative ai rapporti interni alla filiera agroalimentare come quello che abbiamo impostato attraverso il pacchetto di misure contenute nel decreto sulle liberalizzazioni. Abbiamo cercato di intervenire nel sistema, contrastando quei comportamenti che producono squilibri nella filiera".
Sono a rischio 50 milioni di euro di prodotti alimentari deperibili al giorno tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciano aziende agricole e stalle per raggiungere i mercati e le industrie di trasformazione per poi arrivare sugli scaffali di negozi e supermercati. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dello sciopero degli autotrasportatori.
Ieri mattina è stato sottoscritto, alla presenza di Claudio Casadio, Presidente della Provincia di Ravenna, e Massimo Bulbi, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, il documento unitario redatto dal Tavolo Verde congiunto delle due Province formato da Confcooperative, Legacoop, Agci, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Coopagri.
“Quanto contenuto nel Decreto Legge sulle liberalizzazioni relativamente alla Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari (leggi news) è un passo fondamentale per il nostro futuro”. È quanto dichiarato dal Presidente di Unaproa Ambrogio De Ponti (nella foto) a proposito del pacchetto agroalimentare contenuto nel Decreto sulle liberalizzazioni.
"Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari". Lo afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini (nella foto) nell’apprezzare il Decreto legge sulle liberalizzazioni sul sistema agroalimentare (leggi news 1 e 2).
Nel corso della mattinata di oggi il ministro dell’Agricoltura Mario Catania in una conferenza stampa che si svolgerà nella sede del ministero delle Politiche Agricole illustrerà il pacchetto agroalimentare inserito all’interno del decreto sulle liberalizzazioni. Qui di seguito riportiamo per punti le principali misure contenute nel documento.
Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari. E’ soddisfatto il presidente di Coldiretti Sergio Marini (nella foto) per il Decreto legge sulle liberalizzazioni, specie nella parte proposta dal ministro Catania sul sistema agroalimentare.
"Una situazione oramai insostenibile, dopo una settimana di blocchi stradali, la situazione della nostra agrumicoltura nel pieno della campagna di commercializzazione rischia un vero e proprio collasso. Centri di lavorazione fermi, centinaia di bancali di arance pronti per la distribuzione che rischiano di andare al macero, produttori preoccupati, operai agricoli senza salario".
"Si concedano le piazze e si consenta la ripresa delle attività produttive e della ordinata convivenza civile. Si vietino i presidi ed i blocchi stradali. Basta con il caos. Il diritto di manifestare deve essere accompagnato dal diritto a lavorare ed a garantire i servizi e le attività civili". A dichiararlo è Fabio Moschella, vice presidente nazionale della Cia, confederazione nazionale agricoltori.
Ammontano ad almeno 50 milioni di euro i danni causati nell’agroalimentare dallo sciopero dei Tir in Sicilia nell’ultima settimana. E’ questo il bilancio provvisorio tracciato dalla Coldiretti che sottolinea l’importanza della ripresa del trasporto merci nell’ Isola ma evidenzia che al danno economico immediato va aggiunta la perdita di credibilità con la grande distribuzione europea.
“Con il ritiro dell’emendamento al Decreto Milleproroghe che avrebbe ridotto il pesante impatto dell’introduzione dell’Imu sull’agricoltura, il nostro Paese dimostra ancora una volta di non avere alcuna attenzione verso il comparto agricolo”. A dichiararlo il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini (nella foto), anche a nome di Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital.
"Il 2011 si profila una delle peggiori annate dell’export dei prodotti agricoli. Non andava così male dal 2005 (ad eccezione del 2009 che fu un anno particolare, di crisi mondiale)". Lo sottolinea Confagricoltura sulla base dei dati sul commercio estero a novembre. In generale, si sottolinea, nei primi 11 mesi del 2011 l’export agricolo registra una pessima performance crescendo solo del 3,4%.