ROMANIA, MISSIONE DEI MERCATI DI VERONA E PADOVA

Una missione di tre giorni dei Mercati di Padova e Verona a Bucarest e Ploiesti, organizzata dalla società Omnibus del nostro gruppo editoriale, ha verificato le prospettive dell’export di ortofrutta in Romania. Per Padova la missione era guidata dall’amministratore del MAAP Giancarlo Daniele e dal direttore generale Francesco Cera, per Verona da Jacopo Montresor del Comitato direttivo della rete d’imprese Veronamercato Network.

Le tendenze del mercato ortofrutticolo romeno sono state confermate, con qualche aspetto di novità. La gdo, soprattutto tedesca e francese, si conferma in crescita con un forte sviluppo dei Centri commerciali. Crescono le catene che fanno importazione diretta, essendosi dotate di importanti piattaforme logistiche. L’ingrosso conserva comunque un ruolo importante ed è dominato da alcune aziende turche particolarmente introdotte nel mercato, organizzate ed efficienti. Svolge una funzione di distributore nazionale il Mercato Su Market, alla periferia della capitale. I prodotti italiani maggiormente acquistati sono i pomodori e gli agrumi, in particolare dall’autunno all’inverno, essendo forti in primavera-estate le produzioni locali. Gli approvvigionamenti più importanti avvengono dalla Turchia, dalla Grecia, dalla Macedonia ma anche dall’Olanda. Per l’Italia si aprono nel corso dell’anno alcune ‘finestre’. L’elemento prezzo prevale decisamente sul fattore qualità; per la frutta vanno calibri piccoli e la seconda categoria. Tuttavia, alcune catene sembrano decise a puntare di più sulla qualità e, soprattutto, su un assortimento più ricco, che comprende anche prodotti esotici.

La delegazione ha incontrato manager e buyer delle catene Carrefour, Cora e Billa (quest’ultima particolarmente interessante); ha visitato il Su Market, parlando con gli operatori (alcuni italiani) e con il direttore generale; ha avuto incontri con i due principali operatori turchi (il gruppo Tekasya e l’azienda Agricantus) visitandone i magazzini e ha avuto anche un colloquio approfondito con una delle realtà produttive e commerciali romene più importanti: la cooperativa Hortifruct, che, oltre a disporre di vaste serre da cui escono circa 30 mila tonnellate di ortaggi (soprattutto cetrioli), ha un’attività di import-export e intrattiene rapporti operativi con l’Italia, avendo in portafoglio rapporti di fornitura con le principali catene locali.

Nonostante il quadro generale non apra prospettive importanti, almeno a prima vista, il mercato romeno vede comunque crescere le importazioni di ortofrutta dall’Italia e può rappresentare un’importante valvola di sfogo per alcune produzioni in determinati periodi.

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