Discutere e deliberare il rinnovo delle cariche sociali per il prossimo triennio è stato l’argomento dell’assemblea dei soci Somaac che si è svolta nella sala conferenze del Maas., mercato agroalimentare di Catania. Con una straordinaria affluenza, all’incontro erano presenti il 70% degli associati, si è discusso, alle volte anche animatamente del rinnovo delle cariche.
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All’Ortomercato di Milano sono state estromesse altre sette cooperative. Il motivo: non rispettavano i requisiti prestabiliti l’attività, legate alla corrispondenza tra ore lavorate e pagate, regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali, assicurativi e assistenziali. “Stiamo mettendo a norma l’Ortomercato”, afferma Luigi Predeval, presidente dell’ente gestore Sogemi.
Gli azionisti della società consortile per azioni "CAR Scpa" (holding proprietaria del Centro Agroalimentare Roma e controllante al 100% della società di gestione "Cargest Srl"), riuniti con i loro rappresentanti nell’assemblea dei soci, nel Centro Direzionale del CAR, a Guidonia, ne hanno rinnovato gli assetti del consiglio di amministrazione.
Un caso singolo, seppure grave, non può gettare fango su un comparto intero. A sostenerlo è Oliviero Gregorelli, presidente del grossisti di Brescia e vicepresidente dell’Ortomercato della città lombarda, intervenuto sulla vicenda di alcuni giorni fa quando un cliente aveva scoperto frutta avariata (ciliegie e pomodori) su un bancone del mercato ortofrutticolo (leggi news).
Pomodori e ciliegie. Avariati. Ma in vendita all’Ortomercato di via Orzinuovi. Tanto che per chi li ha messi sul banco – assicura la direzione della struttura – sono già partite le procedure di sanzione penale. Resta, però, da capire come e perché siano stati esposti nonostante regolamenti e legislazione definiscano chiaramente i criteri minimi di commercializzazione.
Al centro agroalimentare di Roma circolano perplessità e dubbi sulla preannunciata operazione europea di compensazione dei danni causati dalla psicosi da "batterio killer". "Ho sempre condiviso la necessità di accorciare le filiere interprofessionali agricole e agroalimentari italiane", spiega Arturo Carpignoli (nella foto), consigliere delegato del Car.
Veronamercato, una delle principali piattaforme logistiche per l’ortofrutta in Italia, sicuramente la principale del Nord, sta perdendo il 30% nel volume di affari per l’allarme e la psicosi del batterio killer. Il calo di vendite di ortaggi, dovuto al diffondersi del panico, si è attestato intorno al 20-30%. In un momento importante per le vendite come questo la perdita è ancora più importante.
I centri agroalimentari all’ingrosso che si rivolgono al mercato interno non hanno registrato contrazioni per quanto riguarda i prodotti italiani, mentre i mercati più "vocati" all’esportazione, soprattutto quelli situati nelle zone del Nord-Est, hanno subito un blocco pari anche al 50% delle vendite perché alcuni Paesi europei hanno vissuto i casi del "batterio killer" con particolare intensità.
"Riorganizzare il sistema distributivo dell’ortofrutta guardando alle potenzialità del mercato italiano, e puntando a competere con la concorrenza straniera sfruttando le potenzialità che offrono i centri agroalimentari nel panorama economico". Il presidente nazionale Fedagro, Ottavio Guala, dopo anni ritorna a Catania per constatare lo stato del Maas a poco meno di un mese dall’avvio dell’attività.
"Il Mof ha sottovalutato le infiltrazioni mafiose, almeno fino al 2009. Se la direzione del mercato ortofrutticolo sarà efficiente per il produttore sarà meno convenientecadere in mano alle mafie". Questo il punto di vista di Michele Pasca Raymondo, neo presidente del Mof, mercato ortofrutticolo di Fondi. Serve insomma più trasparenza.
Positivo l’avvio del mandato del nuovo Presidente Gian Paolo Sardos Alberitini subentrato a Riccardo Caccia nella presidenza di Veronamercato. Il bilancio approvato dall’Assemblea dei Soci presenta un utile netto di quasi 90 mila euro ed è sostanzialmente in linea con il Piano Economico Finanziario della Società.