Sarà un anno record il 2012 per l’export di ciliegie cilene che già da quattro anni sta registrando buone performances. Ci scommettono gli esperti di Asoex, l’associazione degli esportatori cileni, che hanno rivelano come nella prima settimana del 2012 gli invii all’estero di ciliegie hanno toccato le 65.080 tonnellate, facendo registrare un +18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’export ortofrutticolo peruviano marcia a passo spedito. Un esempio è l’uva, secondo prodotto più esportato dopo gli asparagi: le previsioni parlano di un ulteriore miglioramento delle esportazioni. Il Banco Central de Reserva (BCR) prevede che i volumi esportati cresceranno del 20% l’anno grazie alle rese migliori, ma soprattutto grazie alle nuove piantagioni.

Billa, l’insegna del colosso tedesco Rewe Group, vuole assumere il controllo della catena di supermercati russi Citystore. Con sede a Mosca, la catena Citystore è di proprietà della turca Enka ed è composta da 17 supermercati dislocati nella regione moscovita. L’importo dell’operazione sarebbe dai 70 ai 100 milioni di dollari.

Per preservare le proprie risorse idriche, l’Arabia Saudita vieterà le esportazioni della produzione agricola di campo, patate e altri ortaggi. Il veto alle esportazioni entrerà in vigore il prossimo 17 settembre, ha annunciato il ministero dell’Agricoltura. La nuova direttiva segue una decisione precedente di ridurre la produzione nazionale di grano del 12,5% l’anno.

Gli anacardi significano per il Ghana molti posti di lavoro, tanto che i produttori del Paese africano hanno chiesto al Governo locale una maggiore attenzione per questo settore, invitandolo a costituire un ente per la tutela della produzione. A richiederlo è Daniel Kwadwo Tewiah, presidente dell’Associazione dei coltivatori di anacardi della regione del Brong-Ahafo.

L’export di noci cilene viaggia con il vento in poppa. Le esportazioni nel 2011 sono cresciute del 19% annuo, toccando quota 35.616 tonnellate, con un aumento a valore più alto che i volumi. L’associazione Chilenut ha segnalato un + 26% a valore, a 200,9 milioni di dollari. Le noci con guscio hanno segnato un’ottima annata produttiva con un +36%, raggiungendo le 17.754 tonnellate.

Aumentando regolarmente i volumi importati, dal 2010 la Russia è diventata il maggior importatore di agrumi dal Marocco. Nel 2010-2011, la Russia ha assorbito il 49% delle esportazioni di agrumi dal Marocco arrivando in cima alla classifica dei migliori clienti del Paese magrebino. Seguono Unione Europea (37%) e America del nord (12%).

L’Etiopia è da oggi ufficialmente entrata nella lista dei Paesi esportatori di banane biologiche. Lo hanno annunciato le autorità di Addis Abeba, precisando che il primo quantitativo di questo prodotto che prenderà la via dell’export proviene dalla località di Arbaminch, situata nella regione delle Nazioni, nazionalità e popoli del sud.

In Florida negli ultimi giorni sono scese pericolosamente le temperature, minacciando la produzione agrumicola. Alcuni produttori hanno dichiarato che i frutti cominciano a manifestare i primi segni di danno. L’entità dei danni sarà stimata con precisione solo nei prossimi giorni. Lo Stato della Florida produce più del 75% del raccolto statunitense di arance.

L’export ortofrutticolo turco è in crescita. A sostenerlo è la relativa associazione di categoria degli esportatori di frutta e ortaggi che ha dichiarato che lo scorso anno l’export è aumentato del 9,5% rispetto al 2010. Nonostante la crisi ecnomica mondiale, come riporta Xinhua news, i prodotti ortofrutticoli turchi hanno raggiunto ben 96 Paesi nel mondo.

In Spagna, a Huelva, è partita la raccolta delle prime varietà precoci di fragole, in anticipo rispetto all’anno scorso. Il picco della produzione sarà in febbraio. Dominguez Rafael Guillén (nella foto), Direttore dell’Associazione dei Produttori ed Esportatori di fragole di Huelva (Freshuelva), intervistato dal quotidiano iberico EFE, rimane tuttavia cauto sulle prospettive della stagione. 

L’export peruviano di asparagi continua la sua marcia. Secondo i dati forniti da ComexPerù, società del commercio estero del Paese sudamerciano, negli ultimi dieci anni gli invii all’estero di asparagi freschi o refrigerati prodotti in Perù sono aumentati in media del 19% ogni anno. I volumi sono cresciuti del 13%, triplicando tra il 2001 e il 2010.

Ci sono buone prospettive per i produttori agrumicoli marocchini. La produzione infatti quest’anno dovrebbe aumentare del 6% grazie alle piogge abbondanti di ottobre e novembre e l’ingresso in produzione di 1.200 ettari di nuove piantagioni che dovrebbero portare il Paese magrebino ha raggiungere complessivamente 1,6 milioni di tonnellate di agrumi.

Un marchio, nuovo di zecca, per promuovere la frutta cilena nel mondo. Il brand, denominato "Fruits from Chile", è stato creato da Chilean Fruit Exporters, l’associazione cilena degli esportatori di frutta e dall’agenzia governativa ProChile, grazie a una partnership mista tra pubblico e privato. Il nuovo brand è inserito in un grande progetto di marketing da un milione di dollari.

Prezzo del succo d’arancia alle stelle negli Usa. Un rally improvviso e travolgente ha spinto i prezzi del succo d’arancia congelato ai massimi storici negli Stati Uniti, accendendo i riflettori su un mercato dei futures reso famoso dal film "Una poltrona per due", ma decisamente di nicchia: i riferimenti di prezzo non vengono utilizzati al di fuori degli Usa.

Boom delle esportazioni di pomodori greci. Secondo i dati Eurostat tra gennaio e settembre 2011 il Paese ellenico ha inviato all’estero 11.543 tonnellate di pomodori. Un dato assai significativo visto che nei primi nove mesi del 2010 i quantitativi esportati erano poco più che la metà (5.866 tonnellate). L’export è aumentato soprattutto verso i Paesi dell’Unione Europea.

Le esportazioni di kiwi dell’emisfero sud quest’anno caleranno del 7%. La previsione è stata effettuata dalla società iQonsulting, specializzata nelle ricerche di mercato nel settore ortofrutticolo. Tra le cause del fenomeno ci sarebbero gli effetti provocati dalla batteriosi. Secondo la società. La Nuova Zelanda esporterà 307.980 tonnellate, in diminuzione del 14%.

Largo ai discount in Spagna. Nel 2012 le catene distributive del Paese iberico orientate sui prezzi bassi diventeranno il principale canale di acquisto dei beni di largo consumo, superando per la prima volta il commercio tradizionale specializzato. E’ quanto emerge dalla presentazione delle previsioni elaborate dalla società di consulenza Kantar Worldpanel.

Dal governo israeliano arriva una provvidenziale boccata d’ossigeno per i dipendenti di Agrexco, la holding israeliana di esportazione di ortofrutta messa in liquidazione nel settembre scorso (leggi news). Il gabinetto socio-economico del Paese, presieduto dal ministro delle finanze Yuval Steinitz, ha deciso di risarcire i 350 lavoratori dell’impresa con 6,58 milioni di euro.

La Spagna chiuderà il 2011 con un aumento del 9% dell’export di ortofrutta a volume, che raggiungerà così quota 10,4 milioni di tonnellate. Il valore generato dall’export di frutta e verdura, invece, si attesterà su livelli simili a quelli dello scorso anno. Sono i dati e le considerazioni di Fepex, l’associazione che raggruppa gli esportatori ortofrutticoli spagnoli.

Il Perù per i prossimi anni ha ambiziosi progetti in vista. Il Paese sudamericano infatti ha in programma di diventare il più importante esportatore di avocado al mondo entro 10 anni, secondo quanto affermato dal Ministero del Commercio estero. Il Perù può riuscirci nel giro di 8-10 anni grazie all’aumento della produzione e alla qualità dell’offerta.

In Francia, la raccolta di mele nel 2011 è in aumento rispetto all’anno passato. L’Association Nationale Pommes-Poires (Associazione Nazionale Mele-Pere) ANPP ha comunicato che la raccolta ammonta a 1,7 milioni di tonnellate, l’8% in più dell’anno scorso. La stagione è stata particolarmente precoce quest’anno, con la raccolta iniziata a fine luglio nel sud-est.

Secondo i dati emersi dal Panel di consumo del Ministero dell’agricoltura spagnolo (MARM), nel mese di ottobre in Spagna il consumo domestico di frutta e verdura, comprese le patate, ha subito una contrazione del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2010, per un totale di 717.861 tonnellate, mentre la spesa è diminuita del 5,5%, per un totale pari a 966,6 milioni di euro.

Alta qualità e prospettive confortanti per l’uva da tavola della regione spagnola di Murcia. A sottolinearlo è l’organizzazione professionale Asaja di Murcia secondo cui la raccolta sta proseguendo con successo  grazie in particolare all’alta qualità dei chicchi, che neo corso delle prossime settimane dovrebbe aumentare ulteriormente.

Sorride il comparto agrumicolo cileno. Le esportazioni di arance, limoni e mandarini sono aumentate del 20% rispetto al 2010. Il Paese sudamericano sta cercando di diversificare le destinazioni della merce verso i mercati esteri per non rimanere eccessivamente legati e dipendenti dagli Stati Uniti che acquistano oltre il 90% degli agrumi cileni.

Finalmente diventerà più semplice esportare frutta in Russia. Secondo quanto comunicato dal Ministero della Salute, la Commissione dell’Unione Europea ha ricevuto l’assicurazione da parte delle autorità ex sovietiche che non sarà più necessario presentare la certificazione sanitaria per i fitofarmaci per pere, mele, nettarine e uva da tavola.

In Russia dopo un 2009 difficile per le vendite al dettaglio, lo scorso anno il mercato ha ripreso vigore registrando un +12,9%, per un valore di 543,5 milioni di dollari. La ripresa è significativa anche se difficilmente si raggiungeranno gli incrementi ottenuti prima della crisi. A sostenerlo è l’ultimo rapporto di PMR “Retail in Russia 2011 – Market analysis and development forecasts for 2011 2013”.

Nonostante i rivolgimenti politici, le esportazioni della Tunisia continuano a crescere, anche se a un ritmo meno sostenuto rispetto ai due anni precedenti. Lo si desume dai dati resi noti dall’Istituto nazionale di statistica, in base ai quali nei primi undici mesi dell’anno il Paese maghrebino ha esportato per circa 11,7 milioni di euro.

In Spagna la produzione di peperoni quest’anno dovrebbe crescere del 6,5% raggiungendo le 978.500 tonnellate. I dati sono stati elaborati e diffusi dal Ministero dell’agricoltura spagnolo (MARM). Nel 2010, la produzione di peperoni spagnola è stata di 918.800 tonnellate, l’1,5% in meno rispetto alle 933.100 tonnellate prodotte nel 2009.

14 milioni di euro per la riconversione varietale degli agrumi da effettuare tra il 2012 e il 2013. E’ la cifra messa a disposizione dal dipartimento dell’Agricoltura della Spagna, grazie a un aumento del 30% dei fondi disponibili. Si tratta dell’ultima chance per i produttori di aderire al piano di riconversione varietale agrumicolo iniziato nel 2009 e che terminerà nel 2013.

Quest’anno la produzione di mele in Cina (primo produttore mondiale) dovrebbe aumentare del 5% rispetto all’anno scorso. A sostenerlo sono i dati diffusi da un rapporto dell’Usda (dipartimento di agricoltura statunitense). Secono il Global agricoltural information network (gain) il raccolto nel Paese della Muraglia dovrebbe raggiungere quest’anno 35 milioni di tonnellate.

Un aumento di prezzo dalla terra alla tavola per un chilo di lattuga romana che raggiunge il 990%. E’ quanto sostengono in Spagna l’Upa, unione dei piccoli agricoltori di Castilla e Leòn e l’Uce, unione dei consumatori e degli utenti spagnoli. Secondo le due associazioni infatti il prezzo all’origine del prodotto è di dieci centesimi al chilo, mentre alla vendita al dettaglio arriva a 99 centesimi al chilo.

Importazioni incontrollate in Europa dei pomodori marocchini. A denunciare la situazione è il comitato del pomodoro della federazione dei produttori ed esportatori spagnola Fepex, secondo cui i prodotti sono venduti a "prezzi rovinosi" tanto che, nell’ultimo anno avrebbero provocato la perdita di 12.500 posti di lavoro in Spagna.

In Romania il consumo di pomodori freschi in cinque anni è quasi raddoppiato. Lo confermano alcuni dati elaborati da Syngenta Tomatoes Today secondo cui nel Paese dell’Est Europeo il consumo ha raggiunto i 22 chili pro capite nel 2009 (l’8% in meno rispetto al 2008). Secondo i dati del servizio statistiche della Commissione Europea il consumo tra il 2005 al 2009 è quasi raddoppiato.

Cinque nuove varietà di fragole spagnole. È il risultato di un lungo studio dell’istituto di Ricerca e Formazione per l’Agricoltura e la Pesca dell’Andalusia (IFAPA). Le nuove cultivar di fragole (Amiga, Aguedilla, Fuentepina, Santaclara e Fontanilla) promettono di adattarsi ai climi temperati garantendo un ottimo gusto e consistenza oltre a una lunga shelf life (nove giorni per tutte).

Andamento al rallentatore per la campagna agrumicola in Spagna. A causa in particolare delle piogge abbattutesi nelle ultime settimane nei territori della Comunità Valenciana e dell’Andalusia, importanti regioni produttive, e del tracollo dei prezzi, la stagione, iniziata già in ritardo per l’imprevisto caldo autunnale, non è partita sotto buoni auspici.

Il pomodoro e non la patata è l’ortaggio preferito dei consumatori tedeschi. Il 66% degli acquirenti intervistati durante un sondaggio realizzato dall’ipermercato REAL ha nominato questa verdura come quella preferita. Al secondo posto, prescelto dal 54% dei clienti, si colloca il cetriolo. La patata a sorpresa si colloca solo al terzo posto.

Il Perù scommette sul biologico. Il ministero dell’agricoltura del Paese sudamerciano ha annunciato che la Inter-American Development Bank (IDB) ha stanziato 555.247 milioni di dollari per introdurre la coltivazione di frutta e verdura biologica nelle terrazze pre-Inca ormai semi abbandonate. Con questo progetto di recupero delle Ande si prevede di creare un milione di posti di lavoro.

Scossone in casa di Hortyfruta, organizzazione interprofessionale spagnola, dell’Andalusia. Le associazioni dei produttori Coag e Asaja hanno deciso di lasciare l’organizzazione per l‘impossibilità di migliorare la redditività degli agricoltori e gestire i prezzi in periodo si crisi. Ad annunciarlo Andrés Gongora (COAG Almeria), e Francisco Vargas Presidente di Asaja Ameria.

A settembre i prezzi medi delle esportazioni di frutta e verdura della Spagna sono calati nettamente a causa in primo luogo degli effetti negativi del batterio E. coli sul settore. Infatti, secondo i dati riportati da Fepex, l’associazione degli esportatori ortofrutticoli spagnoli, il prezzo medio in export per i prodotti ortofrutticoli spagnoli è diminuito del 7% rispetto allo stesso mese del 2010.