European Fruit Group, con sedi in Italia (San Giovanni Lupatoto, provincia di Verona) e in Slovacchia, è uno dei maggiori player italiani in Russia. Sull’embargo decretato a inizi agosto dal presidente Putin, abbiamo intervistato il titolare, Renato Detomi (nella foto): "Devo essere sincero – ci ha detto – noi ce lo aspettavamo".
"Se non intervengono nel frattempo novità positive, la presenza del CSO a Mosca è certamente a rischio. L’embargo alle esportazioni italiane rappresenta un forte freno alla presenza dei nostri operatori alla prossima edizione di World Fruit Moscow. Ci dispiace perché, di anno in anno, abbiamo sempre più sviluppato la nostra area espositiva come conseguenza delle potenzialità del mercato russo. Ora questo embargo ci mette in seria difficoltà".
"Se non intervengono nel frattempo novità positive, la presenza del CSO a Mosca è certamente a rischio. L’embargo alle esportazioni italiane rappresenta un forte freno alla presenza dei nostri operatori alla prossima edizione di World Fruit Moscow. Ci dispiace perché, di anno in anno, abbiamo sempre più sviluppato la nostra area espositiva come conseguenza delle potenzialità del mercato russo. Ora questo embargo ci mette in seria difficoltà".
Ma le misure del pacchetto #campolibero (vedi news) che impatto hanno sul comparto ortofrutta? Tutti plaudono all’approvazione in tempi rapidi di un provvedimento che aveva preso forma all’ultimo Vinitaly e che in pochi mesi è andato in porto, con un impensabile salto di qualità rispetto al passato di cui va pieno merito all’azione del ministro Martina.
“La Commissione Ue adotterà misure straordinarie per i produttori di frutta estiva colpiti dalla crisi del settore”. Con queste parole Paolo De Castro (nella foto), europarlamentare PD e coordinatore S&D della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, annuncia le importanti – anche se tardive – misure comunitarie che a breve entreranno in vigore.
"I dati parlano chiaro. La Russia è un mercato da 2 milioni 300 mila tonnellate per gli esportatori europei di ortofrutta, un mercato che vale un miliardo 800 milioni l’anno. L’ortofrutta è la prima voce dell’export agricolo europeo verso la Russia. Il 39% dell’ortofrutta spedita dall’Europa fuori dai suoi confini va in Russia".
Sabato 9 agosto, in tre diverse dogane interne russe, sono stati contati 2.830 camion carichi di prodotti agroalimentari europei bloccati dall’embargo di Putin. Se si calcola un valore medio per camion di 16 mila euro la merce bloccata corrisponde a un valore di 45 milioni 280 mila euro. Il danno è però molto più grave se si aggiungono gli altri centri doganali, le merci già sulla strada del ritorno o quelle richiamate in patria ancora prima di raggiungere il confine russo.
Conserve Italia ha chiuso in positivo il bilancio 2014. Risultati finali in utile sia a livello di capogruppo che di consolidato. Bene le vendite estero (+11%) e la riduzione del debito del gruppo di circa 30 milioni. Fatturato complessivo di circa 1 miliardo di euro. Intanto tutti i mercati di riferimento continuano a registrare contrazioni: -4,3% in volume il mercato dei succhi, -3% quello dei vegetali e -4,5% il pomodoro.