“La IV Gamma italiana è cresciuta vertiginosamente, sino a diventare il primo mercato in Europa per volumi e per valore generato. Ora è venuto il momento di intervenire sul nodo dell’efficienza del sistema di produzione e distribuzione: la nostra proposta di introduzione della shelf life minima garantita per il fresco confezionato può migliorare il settore”.
Stai guardando: IV-V Gamma
E’ ormai da diversi giorni che sui principali mezzi di informazione le insalate in busta "pronte per l’uso" sono state messe sul banco degli imputati con l’accusa di essere non sempre igienicamente sicure. "Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di allarmismo scandalistico mediatico che rischia di mettere in difficoltà un settore dove la qualità è il principale parametro di riferimento".
Cambio della guardia all’interno della sezione IV gamma dell’Aiipa, l’Associazione italiana industrie prodotti alimentari aderente a Federalimentare-Confindustria; il nuovo coordinatore è infatti Umberto Galassini, amministratore delegato di Bonduelle Italia, che raccoglie il testimone da Giuseppe Battagliola, presidente de La Linea Verde.
SAB Ortofrutta ed Eisberg, aziende familiari, entrambe specializzate nella produzione di IV Gamma, hanno siglato una partnership lo scorso febbraio. Il principale obiettivo di questa cooperazione è quello di aumentare i benefici dei propri clienti attraverso una migliore copertura del mercato, un aumento dell’efficienza logistica e uno scambio di know how tecnologico ed integrazione delle filiere.
Gli italiani mangiano sempre meno: sia per gli oltre 15 milioni che si nutrono fuori casa (12 milioni a pranzo e 3,5 a cena), sia per chi lo fa in casa il piatto è più vuoto. Ma nel ridurre la spesa alimentare di oltre 7 miliardi di euro per i pasti in casa e di oltre 1 miliardo per quelli fuori casa negli ultimi cinque anni, gli italiani hanno però fatto attenzione ad eliminare il superfluo.
Uno sviluppo continuo e crescente sui mercati esteri attraverso nuovi investimenti e progetti. Questa la strategia della società agricola Mioorto di Bergamo, che negli ultimi anni ha accelerato in maniera decisa sull’export. “Lo scenario italiano è stabile ma ormai saturo”, afferma Marco Bertoli (nella foto), titolare dell’impresa lombarda, specializzata nelle insalate di IV gamma.
Quello degli italiani per i succhi di frutta è un amore che non conosce crisi. Un popolo mediterraneo che ha nei prodotti della terra la sua eccellenza non può certo rinunciare a una tipologia di prodotti che, nella maggioranza dei casi, rappresenta una scelta di consumo salutista. Secondo i dati Nielsen nel corso del 2011 si sono venduti oltre 538,7 milioni di litri di succhi.
Brutto inizio d’anno per la IV gamma che a gennaio ha accusato una flessione dei consumi dell’8% e si appresta a bissare il dato negativo anche nel mese in corso. Ma sono fattori eccezionali a rendere “pesante” il primo consuntivo del 2012, come spiega a CorriereOrtofrutticolo.it, Giuseppe Battagliola, presidente de La Linea Verde (nella foto).
Italiani sempre più pigri in cucina: aumentano del 7,1% le imprese che producono piatti pronti, precotti e take away, portando a 30.297 le imprese attive nel 2011, contro le quasi 28.300 del 2010, con un peso del 33,9% sul totale delle imprese italiane del settore alimentare. A crescere è in generale tutto il comparto secondo uno studio della Camera di Commercio di Milano.
Non si arresta la crescita del comparto della quarta gamma in Spagna. Secondo quanto riportato da Efeagro, in base all’elaborazione dei dati forniti dal Symphoni Iri, nel 2010 il mercato dei prodotti di quarta gamma nel Paese iberico ha realizzato, in termini di volumi, una crescita del 6% rispetto al 2009 totalizzando 70,6 milioni di chilogrammi di prodotti venduti.
Al Macfrut al convegno sulla IV gamma in programma venerdì scorso, è emerso che le prospettive per il settore della frutta e verdura fresca tagliata e pronta al consumo si mantengono buone anche in tempo di crisi dei consumi. Il giro d’affari del comparto lo scorso anno ha toccato gli 800 milioni di euro coinvolgendo 500 aziende agricole e 120 realtà di lavorazione.
Più di 500 aziende agricole, per una superficie di 6.500 ettari. Con l’aggiunta di 120 realtà produttive coinvolte nei processi di lavorazione e di packaging. Sono i numeri della filiera italiana degli ortaggi di quarta gamma, il cui giro d’affari complessivo ha raggiunto, lo scorso anno, la soglia degli 800 milioni di euro. Somma che è destinata a crescere.
Il mercato italiano delle verdure di quarta gamma vale, secondo le rilevazioni Nielsen Retail, 762 milioni di euro (anno terminante ad agosto 2011), con una crescita del 4,4% (ossia 32 milioni di euro) rispetto al periodo precedente. La Lombardia si conferma regina dei consumi con il 28% (come recitano ancora i dati Nielsen aggiornati ad agosto).
Nato dall’unione di 13 aziende e società agricole situate nelle province di Treviso, Padova e Belluno con l’obiettivo di incrementare e valorizzare al meglio il sistema di gestione dell’intera filiera produttiva, l’ O.P. Consorzio Funghi di Treviso s.c.a.p.a. è oggi il primo polo produttivo di funghi in Italia. Una realtà oggi in grado di soddisfare le richieste dei partner commerciali più esigenti.