Parte da lunedì 18 marzo la nuova tornata di click day per l’ingresso nel nostro Paese di lavoratori provenienti da Paesi extracomunitari.
Dopo lo slittamento di un mese deciso con il Dpcm del 19 gennaio 2024, i tre appuntamenti di quest’anno per la presentazione delle domande da parte di datori di lavoro e famiglie sono il 18, il 21 e il 25 marzo e riguarderanno complessivamente 151mila quote di ingresso, come stabilito dal decreto flussi 2023-2025 (Dpcm del 27 settembre 2023). Gli ingressi previsti per il triennio sono 452 mila: 136mila per il 2023 (i click day si sono svolti a dicembre), 151mila per il 2024 e altri 165mila per il 2025.
Le istruzioni operative per i prossimi click day, come ricorda Il Sole24Ore, sono state fornite con la circolare interministeriale 1695 del 29 febbraio scorso (si veda anche Il Sole 24 Ore del 1° marzo). La circolare chiarisce che le domande inviate nei click day di dicembre per gli ingressi 2023 e non accolte per insufficienza delle quote disponibili (le istanze sono state 609mila per 136mila posti) possono essere ripresentate allegando la stessa documentazione: la certificazione che attesta la verifica presso i centri per l’impiego dell’indisponibilità di lavoratori già presenti sul territorio nazionale (a meno che non sia cambiata la mansione richiesta) e l’asseverazione di un professionista che garantisca la congruità fra la consistenza economica dell’impresa e i lavoratori richiesti (se il numero di istanze rimane lo stesso).
Non è però possibile, come era stato chiesto dalle categorie interessate, riutilizzare la stessa domanda già presentata. “A parità di mansioni e di profilo lavorativo richiesto – spiega Emiliano Soncini di Assindatcolf – si può ripresentare la documentazione allegata a dicembre, ma la domanda di nulla osta, anche se riguarda lo stesso lavoratore, deve essere ripresentata. Nel comparto domestico notiamo un notevole aumento delle domande, per noi sono il doppio rispetto a dicembre”.
Dalle 9 del 18 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia. Il 21 marzo (sempre dalle 9) tocca invece alle domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali, compresi quelli del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria.