A Catania agricoltori e istituzioni si confronteranno il prossimo 29 novembre sul ruolo del seme e le sfide legate al settore. Un momento di confronto con i rappresentanti politici e istituzionali siciliani e con gli stakeholder della filiera per analizzare aspettative e opportunità che il settore sementiero può offrire al mondo agricolo. Sono questi gli obiettivi di “Innovazione e tracciabilità a sostegno della produzione agricola”, il convegno promosso da Assosementi venerdì 29 novembre alle ore 10 a Catania nel corso di Frutech.
Dopo i saluti istituzionali di Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi, Rosario Marchese Ragona, Presidente di Confagricoltura Sicilia, e Natale Mascellino, Presidente di Copagri Sicilia, sarà Angelo Frascarelli, Professore dell’Università degli Studi di Perugia, a illustrare il ruolo del settore sementiero a supporto dell’attività agricola. Calogero Lo Porto (Lo Porto Salvatore & C.) presenterà il comparto sementiero siciliano nell’ambito cerealicolo, mentre Francesco Lo Previte (Fenix) focalizzerà l’attenzione sul mondo orticolo. Per il settore vivaistico, Paolo Ristuccia (Ecofaber) illustrerà l’esperienza del progetto “Road to Quality”, mentre Pietro Caggiano (Covimer) analizzerà lo scenario siciliano. In chiusura, sono previsti gli interventi dell’Onorevole Giuseppe Castiglione, membro della Commissione agricoltura della Camera dei deputati, e di Dario Cartabellotta, Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura di Regione Sicilia.
“La qualità del seme è un elemento imprescindibile per trasmettere al campo dell’agricoltore l’innovazione derivante dall’attività di ricerca, ma è essenziale anche per garantire la piena tracciabilità delle produzioni orticole e cerealicole” ha dichiarato Eugenio Tassinari. È il messaggio chiave che vogliamo portare in Sicilia, in occasione del convegno di Catania, per la valorizzazione del seme come fattore di crescita del settore primario, grazie alla collaborazione tra tutti gli attori della filiera. In questo senso, il nostro evento sarà anche l’occasione per rafforzare il dialogo tra gli operatori del comparto sementiero orticolo ed i vivaisti, due professioni che condividono molteplici sfide comuni, come la gestione delle problematiche fitosanitarie e la necessità di investire in innovazione per affrontare le sfide climatiche e di mercato” ha concluso Tassinari.