È coltivata in provincia di Arezzo, nel centro di Terre Regionali Toscane a Cesa, la prima varietà di quinoa italiana, perfettamente adattabile al nostro ambiente.
Frutto di venti anni di ricerche condotte dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, Quipu – così si chiama la nuova varietà di quinoa – è stata depositata dall’Ateneo fiorentino presso il Community Plant Variety Office per sfruttarne commercialmente l’utilizzo.
Martedì 2 luglio (ore 9 – via Cassia, 147 – Loc. Cesa, Marciano della Chiana) è in programma un incontro tecnico sui risultati delle colture di amaranto, quinoa, cece e miglio, con visita ai campi sperimentali della Tenuta di Cesa.
Per Unifi interverranno Paolo Casini, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee del DAGRI, che ha condotto gli studi sulla quinoa, e Gherardo Biancofiore (qui il programma dettagliato).
La quinoa, originaria dell’America Latina, sta diventando sempre più comune anche nel nostro Paese. La sua coltivazione potrebbe rappresentare un’interessante alternativa economica e agronomica per gli agricoltori italiani, grazie a questa varietà che si adatta alle nostre condizioni climatiche. Un prodotto che può trovare impiego non solo nel mercato alimentare, ma anche nei settori farmaceutico, erboristico e nutraceutico.