Mi chiamo Giuliano e sono un viticoltore.
Mi permetto di scriverle in qualità di agricoltore per esprimerle i miei complimenti e, soprattutto, per ringraziarla dell’articolo dal titolo “AGRICOLTURA, bilancio in profondo rosso (dice il CREA)”, pubblicato sulla rivista da Lei diretta.
È davvero raro leggere considerazioni così lucide, reali e attuali. Siamo abituati a incontrare comunicati stampa confezionati ad arte e improntati all’ottimismo, quindi apprezzo enormemente la sincerità e l’onestà intellettuale che traspare dalle Sue pagine.
Il finale dell’articolo, con tutte quelle riflessioni sul “bisogna”, merita sicuramente di essere condiviso sui social.
Trovo che il suo approccio critico e informato sia estremamente prezioso per tutti coloro che lavorano nel settore agricolo.
Grazie ancora per la sua dedizione a informare con chiarezza e veridicità.
Sono io che ringrazio il lettore per i suoi complimenti. In fondo tutti noi lavoriamo (anche) per questo. I numeri del CREA sono sconfortanti, mi è sembrato importante sottolinearli, primo perché il CREA è una fonte ufficiale ministeriale; secondo perché la comunicazione del settore ondeggia tra vittimismo e trionfalismo e chi la legge non capisce nulla di quanto succede nelle nostre campagne. Ma chi vive e lavora in campagna sa cosa succede e sa distinguere tra l’informazione ‘interessata’ e quella che vuole solo informare e basta, senza secondi fini. Tutto ciò premesso, speriamo che la situazione generale migliori, ma non a chiacchiere, con i numeri. Cordialità (L. Frass.)