Sono stati 140 gli incontri d’affari che si sono svolti sui tavoli Business to Business del Green Med Forum, il congresso sull’economia agricola del Mediterraneo che si è svolto a Tunisi dal 28 al 30 settembre. Più di 80 le aziende italiane presenti insieme a delegazioni provenienti da Spagna, Francia, Turchia e Grecia.
Circa 150 le aziende tunisine rappresentate, espressione del settore ortofrutticolo, di quello olivicolo, della trasformazione agroalimentare e della logistica dei prodotti freschi. Nell’ambito del Forum si è svolta l’assemblea di Assomedmarkets, l’associazione dei Mercati all’ingrosso del Mediterraneo, con la presenza dei Mercati più rappresentativi come quelli di Barcellona e di Istanbul. Il seminario sulla grande distribuzione, organizzato da Coop Italia, e quello sull’agricoltura biologica nel Mediterraneo hanno visto un’ampia partecipazione di imprenditori.
Il congresso principale, diviso nelle sessioni relative a ortofrutta e olio d’oliva, ha affrontato tre principali argomenti: la qualità delle produzioni, la logistica e gli investimenti in agricoltura. Alcuni interventi sono stati particolarmente qualificati grazie alla presenza di specialisti come Philippe Binard, segretario generale di Freshfel Europe, proveniente da Bruxelles, di Jacques Dasque, segretario generale dell’assemblea delle Regioni ortofrutticole d’Europa, proveniente da Bordeaux, del logistico Luca Lanini, delle ricercatrici Rym Ayadi, che segue a Bruxelles alcuni progetti riguardanti gli investimenti agricoli nel Mediterraneo, e Fatima El Hadad Gauthier di Montpellier, e come Enzo Gambin, direttore dell’Aipo.
Tra i protagonisti Paolo Bruni, presidente delle Cooperative agricole europee Cogeca, Giuseppe Politi, presidente della Cia, Cosimo Lacirignola, direttore dello Iam di Bari e imprenditori come Giovanni Rana, Renato Iseppi, Pier Giorgio Sambugaro e Francesco Corsi. Il Forum, che si è svolto sotto il patrocinio del Parlamento europeo, dei ministeri dell’Agricoltura di Italia e Tunisia e del Ciheam di Parigi, si è concluso con la stesura di una prima bozza di un documento che sarà trasmesso nei prossimi giorni ai responsabili dell’agricoltura dell’Unione Europea dopo essere stato sottoscritto dagli organismi europei e mediterranei presenti all’evento. La sessione dell’olio d’oliva, con un vivace dibattito tra i rappresentati italiani, spagnoli e tunisini, è stata particolarmente importante e si è conclusa con la volontà di aprire un tavolo di discussione tra i rappresentanti dei tre Paesi sulla creazione di un marchio per l’olio d’oliva mediterraneo.
Durante la serata di gala del 28 settembre, svoltasi in un grande albergo di Tunisi, sono stati assegnati i Green Med Awards 2011 che sono andati all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, all’associazione FruitImprese di Roma e a un’azienda agricola tunisina di eccellenza, la Sadira di Mornag. Le autorità tunisine presenti hanno confermato l’apertura del Paese agli investimenti stranieri e l’interesse alla cooperazione nel settore agricolo e agroalimentare sottolineando il ruolo della Tunisia come piattaforma logistica e porta d’ingresso verso Paesi come l’Algeria e la Libia. La Tunisia è esente da dazi per i traffici diretti verso l’Unione Europea; le iniziative straniere sul territorio tunisino sono esenti da tasse per dieci anni; il costo del lavoro è inferiore di oltre la metà rispetto a quello italiano. Tutto ciò rende la Tunisia di particolare interesse per gli imprenditori europei. Il Forum è stato organizzato dalla rivista Green Med Journal che dal 2004 si occupa di economia agricola del Mediterraneo e dei suoi protagonisti.
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