La stagione non era cominciata bene per le albicocche, con frutti non all’altezza della situazione in termini di qualità perché alcuni produttori erano caduti nell’antica trappola di arrivare primi sul mercato costi quello che costi, dunque anche con frutti non maturi che rovinano il mercato. Oggi le cose sono ben diverse. Le varietà sul mercato mantengono la promessa: sono belle e buone, sia quelle a buccia rossa che quelle a buccia giallo-arancio.
Per la nostra rubrica abbiamo testato frutti di varietà e produttori diversi. Imbarazzante scegliere quale recensire perché la valutazione in due-tre casi è stata simile se non identica, conseguenza del fatto che nel nostro Paese ci sono ormai grandi specialisti. Meglio così: significa che l’offerta sul mercato è per lo più molto valida senza che si debba aspettare l’arrivo delle albicocche francesi della regione di Perpignan o della Valle del Rodano, come accadeva in passato.

Alla fine la nostra scelta è caduta sulla varietà Lady Cot prodotta e confezionata nella Piana di Sibari dalla OP Agricor di Corigliano-Rossano in vendita in vaschetta da 500 grammi da Esselunga per la linea Naturama a residuo zero al prezzo di euro 2,98. Ottimo il livello di maturazione e l’aspetto con pigmentazione prevalentemente rossa, equilibrato il gusto (dolce ma con punte leggermente acidule), polpa di giusta consistenza; non diciamo niente degli aromi perché un’albicocca deve in sostanza sapere di albicocca, è un frutto che ha un carattere forte, che prevale sui richiami agli aromi di altra frutta.

La valutazione del nostro panel di assaggio è stata di 4 punti su 5. Giustamente elevata. Per la verità abbiamo trovato albicocche di valore simile prodotte sempre da Agricor in Calabria ma anche da altri produttori, come le Faralia prodotte da Giacovelli in Puglia, per non parlare della produzione romagnola di Albisole. Siamo su una qualità molto molto alta, che spesso si equivale. E questo è un bel traguardo per l’albicocca italiana. (af)

LA VALUTAZIONE
Prodotti di scarsa qualità o di tracciabilità incerta non sono presi in considerazione. La valutazione da 1 a 5 ha il seguente significato: valutazione 1 significa che il prodotto è giudicato di qualità complessiva sufficiente; valutazione 2 qualità complessiva più che sufficiente; valutazione 3 qualità complessiva buona; valutazione 4 qualità complessiva ottima; valutazione 5 qualità complessiva eccellente. Per qualità complessiva si intende la somma dei fattori della qualità intrinseca (caratteristiche organolettiche, gusto, sapore, salubrità) e della qualità estrinseca (filiera garantita, imballaggio compostabile, chiarezza dell’etichetta, altro).