
“Ci aspettiamo un segnale concreto, anche dagli emendamenti che sono stati presentati e che verranno votati nei prossimi giorni – aggiunge Alberto Mazzoni, presidente della Consulta di Confagricoltura Forlì, una delle zone maggiormente colpite – Nel dibattito delle ultime settimane abbiamo visto come siano entrati nella lista degli interventi presentati dagli enti locali, azioni che paiono poco correlate agli eventi alluvionali: chiediamo alla struttura commissariale di verificare le richieste di parte pubblica e di non disperdere risorse preziose. I privati e le aziende aspettano con ansia di sapere su quale supporto, economico e non, possono contare. Le necessità sono tante, in ballo ci sono miliardi di euro, trovarli non sarà facile e bisogna individuare con attenzione le priorità per far ripartire il sistema economico e quello agricolo. La presenza del Generale Figliuolo sul territorio ci fa ben sperare, parallelamente confidiamo che in Parlamento vengano recepiti emendamenti che potrebbero aiutare il mondo agricolo colpito da frane e alluvioni. Per noi è fondamentale che anche i fabbricati strumentali all’attività agricola, così come le strutture e i terreni vengano ricompresi nei ristori della ricostruzione; così come gli interventi di ripristino dei danni generati da frane e smottamenti a cui diverse aziende agricole hanno iniziato a far fronte con risorse proprie. Poi – conclude Mazzoni – ci sono i danni su frutteti e vigneti: ci saranno impianti da estirpare e reimpiantare, operazioni molto onerose e impattanti sui bilanci aziendali, ma fondamentali per garantire la produttività futura dell’azienda agricola. Anche queste devono essere comprese nel sostegno governativo”.