ALLUVIONE, CONFAGRI: “SNELLIRE LA BUROCRAZIA E PUNTARE A GESTIONE ORDINARIA DEI TERRITORI”

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“Una politica più attenta ai problemi dei territori e un apparato amministrativo meno ostaggio della burocrazia”. È quello che chiede l’Alleanza Cooperative Agroalimentari attraverso il suo Coordinatore settore forestale Mario De Angelis per il quale l’attuale emergenza post-alluvione in Emilia Romagna “rende sempre più impellente l’esigenza di snellire le procedure, al fine di spendere bene e meglio le risorse messe a disposizione dal PNRR e da altri fondi europei per realizzare puntuali interventi di messa in sicurezza del territorio e di valorizzazione delle aree interne a rischio spopolamento”.

La gestione del territorio

Una sana gestione del territorio e del nostro patrimonio agricolo e boschivo è secondo De Angelis “la prima azione seria e concreta che la politica dovrebbe attuare e rafforzare: non più piani straordinari e irrealizzabili, bensì semplici progetti di manutenzione ordinaria del patrimonio rurale, in grado di creare lavoro e occupazione. La cooperazione forestale potrebbe in tal senso dare delle prime risposte alle tante questioni che la politica puntualmente ha lasciato irrisolte, in primo luogo attraverso l’occupazione che riduce lo spopolamento dei territori. È il presidio naturale, infatti, che assicura in primo luogo la messa in sicurezza del territorio, concetto questo che è stato ribadito anche dai documenti di programmazione delle politiche per la Strategia Nazionale per le aree interne”.

Il rischio spopolamento

Secondo De Angelis “è nelle aree interne sempre più spopolate che si gonfiano i fiumi e i torrenti che poi esondano in pianura e minacciano interi paesi. La presenza dell’uomo è dirimente in tema di dissesto idrogeologico e gestione del territorio ed ecco perché è fondamentale adoperarsi affinché le aree interne di tutta Italia non diventino un deserto. La fuga verso le città moltiplica gli effetti negativi e accelera l’abbandono dei comuni che un po’ alla volta perdono servizi e assistenza e quindi popolazione”.

L’Alleanza cooperative forestale ha anche rielaborato le numerose informazioni storiche censite e organizzate in archivi digitali relative ai danni e gli impatti socio-economici prodotti dai vari eventi alluvionali e inondazioni che causano vittime e danni rilevanti ogni anno.

 

Qui di seguito l’elenco delle località colpite da alluvioni e inondazioni a partire dal 1951.

22/10/1951 – Calabria – 68 vittime

14/11/1951 – Polesine – 101 vittime

19/09/1953 – Provincia di Genova – 10 vittime

21/10/1953 – Provincia di Reggio Calabria – 101 vittime

25-26/10/1954 – Provincia di Salerno – 325 vittime

05/09/1959 – Ancona – 10 vittime

23-25/10/1959 – Zona del Metapontino – 12 vittime

04/11/1966 – Italia nord-orientale – 87 vittime

04/11/1966 – Toscana e Firenze – 47 vittime

03/11/1968 – Biellese – 83 vittime

07/10/1970 – Genova e provincia – 48 vittime

05/11/1976 – Trapani – 18 vittime

09/08/1978 – Val d’Ossola – 19 vittime

18/07/1987 – Valtellina – 23 vittime

28/07/1987 – Val Pola – 28 vittime

06/11/1994 – Piemonte – 71 vittime

19/06/1996 – Versilia e Garfagnana – 14 vittime

05/05/1998 – Sarno – 160 vittime

10/09/2000 – Soverato – 13 vittime

13-16/10/2000 – Italia nord-occidentale – 23 vittime

01/10/2009 – Provincia di Messina – 37 vittime

25/10/2011 – Lunigiana e Cinque Terre – 13 vittime

04/11/2011 – Genova – 6 vittime

18/11/2013 – Sardegna – 18 vittime

10/09/2017 – Livorno – 8 vittime

19/08/2018 – Forra del Raganello – 10 vittime

03/11/2018 – Provincia di Palermo – 13 vittime

26/11/ 2022 – Casamicciola Terme (Ischia), 12 vittime

 

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