Per Anecoop, cooperativa valenciana leader nel comparto dell’ortofrutta fresca, la campagna 2016-17 è stata la migliore di sempre, grazie ad un totale di oltre 835.000 tonnellate di prodotto venduto, il 6,8% in più rispetto all’anno precedente, e 663 milioni di euro di fatturato (+3,8%). Il risultato consolidato supera il milione di tonnellate, corrispondenti a 851 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2015-16.
“Anecoop è diventata una azienda multi-prodotto a tutti gli effetti affiancando alla produzione e commercializzazione degli agrumi quella di vino, angurie, cachi, drupacee e ortaggi”, ha dichiarato il presidente Alejandro Monzón durante la conferenza stampa di apertura della tradizionale Assemblea Generale degli oltre 300 soci, provenienti dalle 69 aziende parte del gruppo. “La nostra scommessa – ha aggiunto Monzón – è riuscire a concentrarci ulteriormente, integrando sempre più realtà del settore, e continuare ad investire in ricerca ed innovazione per ottenere frutti più gustosi e sostenibili” .
I Paesi europei assorbono oltre il 90% delle esportazioni di Anecoop: lo scorso anno la Francia è stata la prima destinazione dell’export della cooperativa con 192 mila tonnellate acquistate, seguita da Spagna (171 mila tonnellate) e Germania (123 mila tonnellate). “Un risultato che ci rende orgogliosi, ma il nostro progetto – ha aggiunto il direttore generale Joan Mir – è diversificare i mercati ed entrare in Asia e nei Paesi arabi”.
Analizzando le singole unità di business, la campagna degli agrumi ha fatto registrare risultati di vendita simili all’anno precedente. Per limoni e pompelmi tuttavia le aspettative per il prossimo futuro sono buone, grazie alla sperimentazione di nuove varietà e alla recente entrata di nuovi partner specializzati, alla nuova segmentazione della categoria di prodotto e ad operazioni di controllo delle produzioni strategiche da parte di alcune cooperative socie.
Per la frutta, in generale, è stata una “campagna atipica”, poiché per la prima volta sono stati superati i risultati raggiunti dagli agrumi. L’innovazione varietale che ha coinvolto i produttori di angurie ha portato ad un aumento delle quantità di prodotto venduto, portatosi a più di 130 mila tons. I cachi hanno superato le 100 mila tonnellate; un risultato che ha confermato Anecoop leader commerciale nel comparto.
Mentre la produzione di ciliegie si va via via consolidando, per i piccoli frutti e l’uva da tavola si evidenzia un leggero incremento dell’output. Senza dimenticare l’introduzione di nuove colture, considerate strategiche, come i meloni al Sud, alcune varietà di frutta decidua nella valle dell’Ebro, i melograni, i kiwi e la frutta esotica.
Gli ortaggi hanno registrato buone performance in termini di prezzo, mentre a volume è stata una campagna molto simile alla precedente.
Nell’ultimo quinquennio il comparto del biologico ha visto una crescita esponenziale del fatturato, passato da 6 a 40 milioni di euro, e “l’aspettativa di crescita – ha sottolineato Mir – è ancora molto elevata”.
Infine, con il lancio della società Janus Fruit S.L., a cui hanno partecipato Anecoop e la partner Rural San Vicente Ferrer de Benaguasil, le vendite della IV gamma sono quasi raddoppiate, con un fatturato di circa 2 milioni di euro.
Chiara Brandi
Nella foto da sinistra Alejandro Monzón e Joan Mir