Apot, l’Associazione produttori ortofrutticoli trentini, parteciperà da domani, 15 novembre, a sabato 17 novembre a Interpoma di Bolzano, unico evento fieristico specializzato al mondo dedicato alla mela, alla sua coltivazione, conservazione e commercializzazione. Una vetrina internazionale dove Apot presenterà lo scenario produttivo attuale del Trentino, con “case studies” e aggiornamenti tecnici, rappresentando concretamente i suoi 6.294 soci produttori associati.
Il sistema ortofrutticolo trentino è da qualche anno al centro dell’attenzione degli operatori e ricercatori europei, come modello di organizzazione virtuosa e all’avanguardia perché concretamente orientato alla sostenibilità dei territori e delle persone. Verso questo obiettivo oggi convergono infatti tutti i produttori di mele della regione, attraverso le tecniche della produzione integrata e biologica, con un approccio volto alla massima condivisione anche con gli altri settori dell’agricoltura del Trentino.
Ed è questo il messaggio che Apot porterà a Bolzano, cioè che il Trentino di oggi può contare su un sistema di produttori coesi nella ricerca ed implementazione a 360° di innovazione sostenibile. Cosa che realmente avviene da molti anni – anche se fino ad oggi poco comunicata; l’innovazione la si può cogliere nella scelta di macchinari all’avanguardia, nei processi di lavorazione, nella ricerca costante di qualità di prodotto, nell’individuazione di nuove varietà, nei sistemi di conservazione più moderni al mondo – vedasi la case history delle Celle Ipogee di Melinda -, dove le mele sono conservate nel cuore di una montagna di dolomia, ma anche nei comportamenti dei produttori, sempre più attenti a questi temi.
“L’impegno per un modello di sostenibilità avanzata è stato adottato definitivamente dai nostri produttori, che nel loro fare quotidiano si avvicinano ad una visione sempre più attenta ai bisogni sociali e soprattutto ambientali – sostiene Alessandro Dalpiaz direttore di Apot – In tal senso sta crescendo il lavoro che da tre anni portiamo avanti con il progetto Trentino frutticolo sostenibile, il cui obiettivo è di trovare soluzioni più avanzate possibile per la salvaguardia della salute delle comunità residenti e del territorio, senza naturalmente trascurare le ricadute economiche e sociali di un processo di cambiamento tanto importante quanto delicato per gli equilibri pubblici e privati”.
“Interpoma sarà un’ulteriore preziosa occasione non solo per proporre il nostro esempio di sistema e il nostro progetto – afferma il presidente Ennio Magnani (nella foto) – ma anche per confrontarsi con i sistemi produttivi di altri Paesi, da cui provengono segnali di un forte orientamento alle esigenze ambientali e di tutela della salute. Una conferma di come la scelta da parte del sistema frutticolo trentino di continuare ad impegnarsi nella tutela di territori e comunità sia un investimento imprescindibile innanzitutto per il futuro delle nostre aziende.
Apot si presenta a Interpoma con un ampio stand (settore CD, posizione C20/46), che ospita i Consorzi Melinda e “la Trentina” assieme alla Fondazione Edmund Mach, il Consorzio Innovazione Frutta (Cif) ed il Consorzio di difesa Codipra, con l’obiettivo di rappresentare elementi cardine del sistema dell’Ortofrutta del Trentino ed alcune loro attività orientate all’innovazione.
Apot rappresenta i consorzi “Melinda”, “La Trentina” e la Cooperativa Copag, con 6.294 soci produttori con 8.961 ettari di meleti, attraverso un sistema che occupa negli stabilimenti 1.400 lavoratori.