L’iniziativa giusta nel momento sbagliato. O, per lo meno, non nel momento migliore. Domenica, in occasione della partita di calcio di serie A tra Lazio e Cagliari lo Stadio Olimpico di Roma ospita il primo atto della campagna di comunicazione “Spicchi di salute”, promossa da Regione Sicilia, Consorzi di tutela del prodotto e Organizzazioni dei Produttori insieme ad Unaproa.
Una campagna ideata per promuovere il consumo attraverso spazi informativi e distribuzione di arance fresche e spremute dentro e fuori l’impianto capitolino: gli agrumi saranno in ogni bar dello stadio, mentre centinaia di spremute saranno offerte gratuitamente al pubblico e ai giornalisti della Tribuna Stampa. All’esterno, inoltre, vi saranno tre postazioni che distribuiranno agrumi e brochure informative.
Dopo la Capitale, “Spicchi di salute” sbarcherà in Emilia per il match del primo aprile che vedrà il Bologna affrontare il Catania. E poi toccherà ad altri stadi.
Bella vetrina, ottima idea. Ma il periodo per promuovere l’arancia siciliana – reduce da una stagione disastrosa, tra scioperi dei trasporti e gelate che hanno compromesso produzione e commercio – non è certo dei migliori.
Il prodotto è quasi finito e quello che si trova sui banconi dei punti vendita è ormai “spremuto”, qualitativamente modesto. Perché allora non proporre qualche settimana prima questa iniziativa? E perché non pianificare per tempo una serie di campagne promozionali da lanciare in autunno o in pieno inverno facendo leva anche sui benefici che la vitamina C assicura alla salute? Non è la prima volta che la tempistica lascia a desiderare. Lo scorso anno la strepitosa arancia Navel dell’agrigentino è stata celebrata con convegni e degustazioni in occasione dei "Riberella days". Quando? Dal 29 aprile al primo maggio.
ARANCE, “SPICCHI DI SALUTE”: INIZIATIVA GIUSTA NEL MOMENTO SBAGLIATO
L’iniziativa giusta nel momento sbagliato. O, per lo meno, non nel momento migliore. Domenica, in occasione della partita di calcio di serie A tra Lazio e Cagliari lo Stadio Olimpico di Roma ospita il primo atto della campagna di comunicazione “Spicchi di salute”, promossa da Regione Sicilia, Consorzi di tutela del prodotto e Organizzazioni dei Produttori insieme ad Unaproa.
Una campagna ideata per promuovere il consumo attraverso spazi informativi e distribuzione di arance fresche e spremute dentro e fuori l’impianto capitolino: gli agrumi saranno in ogni bar dello stadio, mentre centinaia di spremute saranno offerte gratuitamente al pubblico e ai giornalisti della Tribuna Stampa. All’esterno, inoltre, vi saranno tre postazioni che distribuiranno agrumi e brochure informative.
Dopo la Capitale, “Spicchi di salute” sbarcherà in Emilia per il match del primo aprile che vedrà il Bologna affrontare il Catania. E poi toccherà ad altri stadi.
Bella vetrina, ottima idea. Ma il periodo per promuovere l’arancia siciliana – reduce da una stagione disastrosa, tra scioperi dei trasporti e gelate che hanno compromesso produzione e commercio – non è certo dei migliori.
Il prodotto è quasi finito e quello che si trova sui banconi dei punti vendita è ormai “spremuto”, qualitativamente modesto. Perché allora non proporre qualche settimana prima questa iniziativa? E perché non pianificare per tempo una serie di campagne promozionali da lanciare in autunno o in pieno inverno facendo leva anche sui benefici che la vitamina C assicura alla salute? Non è la prima volta che la tempistica lascia a desiderare. Lo scorso anno la strepitosa arancia Navel dell’agrigentino è stata celebrata con convegni e degustazioni in occasione dei "Riberella days". Quando? Dal 29 aprile al primo maggio.
Mirko Aldinucci
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