In Piemonte è iniziata la raccolta delle pesche con buone premesse. Nel Saluzzese la stagione è cominciata una settimana più tardi rispetto al 2017 perché le piogge hanno posticipato la maturazione delle pesche nettarine. A causa delle gelate di primavera e della pioggia durante le fasi di fioritura ci sono meno nettarine ma di buona qualità. Il mercato è tonico con prezzi più alti rispetto all’anno scorso – si parla di una cifra compresa tra ottanta centesimi e un euro al chilo per il prodotto confezionato – e questo è un buon segnale per i produttori. Nella zona di Savigliano le trombe d’aria intorno al 20 luglio hanno annullato le produzioni di chi non ha reti antigrandine e in alcuni casi danneggiato gli impianti.
Se il meteo da adesso sarà positivo, le varietà di pesche più tardive – che si raccolgono nella seconda metà di agosto – saranno di buona qualità e si avvantaggeranno dei problemi della produzione spagnola.
Situazione negativa invece, sempre in Piemonte, per albicocche e mirtilli. Per entrambi i prodotti l’andamento climatico ha condizionato i raccolti. Per i mirtilli poi l’Italia ha subìto l’intasamento del mercato dalle produzioni estere che hanno prezzi più vantaggiosi per i consumatori di circa tre euro e cinquanta al chilo con un’incidenza del costo della manodopera di oltre il 50 per cento.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia (nella foto sopra) commenta: “In generale laddove la campagna è corta, a causa del meteo, si fatica a ottenere prezzi remunerativi. Nel settore frutta in Piemonte c’è anche da registrare un lento cambiamento delle produzioni, con una forte diminuzione delle superfici destinate alla coltivazione dell’actinidia: la batteriosi degli ultimi anni ha infatti colpito troppi frutteti e ancora oggi non ci sono soluzioni definitive in grado di risollevare le sorti del comparto, che sta lasciando spazio ad altre produzioni”.