Secondo i dati del Dipartimento delle Dogane e Accise, resi pubblici ieri ed elaborati dalla FEPEX, le esportazioni di ortaggi da gennaio ad aprile 2025 si sono mantenute sugli stessi volumi dello stesso periodo dell’anno precedente, con un -0,3%, attestandosi a 2,5 milioni di tonnellate, mentre il valore è cresciuto del 10%, per un totale di 4.069 milioni di euro.
Tra i principali ortaggi esportati, lattughe, cavoli e cetrioli hanno registrato performance positive, sia in termini di quantità che di valore ottenuto, mentre peperoni e pomodori sono diminuiti in volume e migliorati in valore. Le esportazioni di lattughe sono state pari a 400.660 tonnellate (+3%) e 532 milioni di euro (+15%); quelle di cavoli a 310.813 tonnellate (+3%) e 468 milioni di euro (+7%) e quelle di cetrioli a 319.522 tonnellate (+4%) e 503 milioni di euro (+22%).
Per quanto riguarda i peperoni, le esportazioni nei primi quattro mesi dell’anno sono state pari a 370.312 tonnellate (-3%) e 898 milioni di euro (+17%) e quelle di pomodori sono diminuite del 13% in volume a 318.803 tonnellate e migliorate in valore del 2%, per un totale di 593 milioni di euro.
Le esportazioni di frutta si sono attestate a 2 milioni di tonnellate (+4%) e 3.633 milioni di euro (+10%), trainate dalle arance che, oltre ad essere il frutto più esportato nel periodo analizzato, sono aumentate del 18% in volume e del 13% in valore, per un totale di 700.338 tonnellate e 647 milioni di euro.
Le arance sono seguite da mandarini e limoni e, dopo gli agrumi, dai frutti rossi, con le fragole in testa e un’esportazione di 199.136 tonnellate, lo stesso volume dell’anno precedente e 699 milioni di euro (+10%).