E’ passato un anno e mezzo da quando, nel giugno 2023, Cultiva ha deciso di interrompere la trasformazione dei prodotti per il fresh cut chiudendo lo stabilimento di Taglio di Po (Rovigo) per focalizzarsi sulla sua attività principale: la fornitura di materia prima alle aziende produttrici di IV Gamma, principalmente all’estero.
“Quella che abbiamo dovuto prendere – commenta Giancarlo Boscolo Sesillo (nella foto), presidente di Cultiva – non è stata una decisione semplice. Nel 2005 avevamo costruito lo stabilimento di Taglio da Po in modo che fosse in grado di soddisfare i più alti standard produttivi per la IV Gamma, superando anche gli obblighi di legge. Nel tempo però l’andamento del mercato ci ha portato a decidere di abbandonare la produzione per tornare a concentrarci sulla nostra attività storica”.
Questa scelta è stata dettata da amare riflessioni sullo stato del mercato dei fresh cut in Italia. “Quello della IV Gamma in Italia è un settore fin troppo frammentato – afferma – c’è bisogno di maggiore concentrazione per rendere le aziende più efficienti e ridurre la competizione, che ormai è diventata una competizione tra poveri. Ci sono troppi impianti. Mentre aumentano i costi di produzione, i prezzi di vendita restano costanti. E’ non è la grande distribuzione a imporre prezzi troppo bassi; è l’eccesso di offerta. In Italia la IV gamma è un mercato malato”.
L’aumento del giro d’affari di Cultiva nel 2024 ha confermato la validità della scelta, anche grazie ad un allargamento dell’offerta che ora comprende anche le carote e, in stagione, angurie e meloni. L’85% del prodotto Cultiva viene venduto ai trasformatori esteri, negli Stati Uniti in primis, ma anche nel Nord Europa e nel Regno Unito.
Elena Consonni