In Brasile il mercato dei pesticidi ha guadagnato 6,56 miliardi di dollari nel primo semestre 2022, un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo una nota dilvulgata dall’Unione nazionale dell’industria dei prodotti per la difesa delle piante (Sindiveg).
In reais (il real è la moneta brasiliana che vale 0,20 euro), l’aumento è stato del 17,6%, a 34,26 miliardi di reais. Il volume è cresciuto dell’1,4%, da 468,7 mila a 475,3 mila tonnellate.
Secondo l’ente, la crescita dei ricavi è stata in gran parte dovuta all’impatto del tasso di cambio, ma anche agli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e della pandemia, che ha aumentato i costi logistici e delle materie prime.
Nel primo semestre gli insetticidi hanno rappresentato il 37% del totale delle vendite, gli erbicidi il 26%, i fungicidi il 25% e i prodotti per la protezione delle sementi il 6%. Nella divisione per colture, il mais ha rappresentato il 33% delle vendite, seguito dalla soia (23%), dal cotone (18%) e dalla canna da zucchero (12%).
“La superficie trattata con pesticidi è cresciuta dello 0,2% nel primo semestre, attestandosi su 741,2 milioni di ettari. La superficie con applicazione di insetticidi è aumentata dell’1%, raggiungendo 241,7 milioni di ettari, e l’applicazione di erbicidi contro le erbacce è aumentata del 3%, raggiungendo i 124,9 milioni di ettari”, sottolinea la nota.