Protagonisti anche sulle tavole delle feste, la famiglia dei broccoli continua a crescere nell’apprezzamento dei consumatori italiani ed europei. L’Italia è al sesto posto nel mondo per produzione di queste importanti brassicacee e l’export è in continua crescita, orientato principalmente in Europa, in particolare in Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Svizzera ed Est Europa.
Nel mondo si producono, secondo dati FAO 26 milioni di tonnellate di broccoli e cavolfiori e in Italia, assume un peso sempre più rilevante la produzione biologica italiana (2500 ettari, secondo dati ISMEA 2019).
Il broccolo conserva in tutto il mondo il suo nome italiano come accade con le opere liriche. È una infiorescenza ad alberello originaria dell’Italia meridionale dove si coltivava dai tempi dei Romani. Dai primi del ‘900 è arrivato anche negli USA dove oggi è uno degli ortaggi più apprezzati dai consumatori. In Olanda, secondo una ricerca di Blown Research è l’ortaggio più acquistato (l’indagine è stata effettuata su 1012 individui e vede broccolo al 22% seguito dal cavolfiore 20% poi spinacio 17%, fagiolini 17% e asparago al 15%.)
E’ un concentrato di qualità, un autentico superfood Made in Italy, disponibile tutto l’anno, ma nei mesi invernali, fino a inizio primavera si considera in piena stagione. Si presenta in diverse tipologie: il così detto broccolo ramoso calabrese con il fusto carnoso e l’infiorescenza compatta fatta di piccoli rami uniti nel fiore, il broccolo romanesco, caratterizzato dalle infiorescenze compatte a forma piramidale e quello in foglia, noto con il nome di “cime di rapa” o broccoletto composto da una ampia parte fogliacea e le infiorescenze appena germogliate.
L’insieme di questi prodotti di origine italiana offre una straordinaria qualità organolettica e gustativa e soprattutto riconosciute proprietà salutistiche.
L’offerta di AOP Gruppo Vi. Va. per il progetto europeo Fruit&Veg Natural Health! coinvolge il prodotto biologico di Canova, la società specializzata del Gruppo Apofruit.
“L’annata produttiva”, ha commentato Stefano Giunchi, tecnico di Apofruit, “presenta volumi più ridotti rispetto allo scorso anno, a causa di temperature medie autunnali troppo elevate. La differenziazione a fiore del broccolo, infatti, richiede un abbassamento della temperatura altrimenti il ciclo produttivo si allunga. La produzione biologica dei broccoli è impegnativa ma dà tante soddisfazioni. Il clima particolare di quest’anno ha favorito la presenza di lepidotteri specifici che però riusciamo a contenere con presidi biologici”.
I broccoli sono prodotti che non devono mai mancare in tavola. Sono ricchi di sali minerali e vitamina C in grandi quantità. Quest’ultima è presente in concentrazione due volte superiore rispetto all’ arancia, i sali minerali presenti sono il calcio, il selenio e il manganese.
Da non trascurare anche i quantitativi di potassio, fosforo e magnesio. I broccoli poi sono ricchi di sulforafani che danno il classico odore a questi ortaggi; sostanze considerate antitumorali naturali e protettive dei vasi sanguigni.
Presenti anche le vitamine del gruppo B (in particolare la vitamina B6), molto utili per la struttura muscolare, e la vitamina K, il che rende questi ortaggi un prezioso alleato della fluidità del sangue.
Per tutte queste qualità e anche perché sono ottimi ingredienti in cucina è molto importante un consumo costante nel corso dell’inverno.
A Napoli si usano nella cena di Natale stufati e accompagnati con il pesce e si chiamano, per questo Broccoli di Natale.
Le informazioni sui broccoli e tutti gli altri prodotti del progetto, melagrane, lamponi, mirtilli, more, carciofi, pomodori, baby carrots e zucca, sono disponibili sul sito Fruit & Veg: Natural Heatlh! (www.fruvenh.it) dove è possibile trovare le schede complete dei prodotti stagionali, con tutte le informazioni nutrizionali e di utilizzo in cucina a cura della nutrizionista Martina Donegani.