Uno sprazzo di luce per il Centro agroalimentare di Napoli, da tempo alle prese con gravi difficoltà economico-finanziarie e sottoposto a concordato preventivo: nei giorni scorsi, i soci hanno dato semaforo verde al bilancio relativo al 2020, di cui era stata rinviata l’approvazione nel settembre 2021 a seguito di una serie di ricorsi. L’ultima delle due proposte concordatarie, presentata nell’agosto 2020, è stata omologata giusto dodici mesi fa.
“Il Comune di Napoli nell’assemblea dei soci convocata il 17 maggio, alla quale hanno partecipato operatori privati, soci di minoranza, associati ad Assomercati Campania New Group, ha approvato il documento contabile del 2020”, fa presente a Corriere Ortofrutticolo Carmine D’Orazio, presidente di Assomercati Campania. “Ciò costituisce un segnale molto forte per il Tribunale di Nola sulla ripresa economica del Centro Agro Alimentare per poter fare fronte ai creditori ed un segnale a tutti coloro che vivono di reddito del CAAN”.
La perdita d’esercizio, al 31 dicembre 2020 ammonta a poco più di 3 milioni di euro e si registra un deficit patrimoniale di 4,6 milioni di euro. Il disavanzo, si legge nel bilancio, è da ascrivere per la quasi totalità agli oneri finanziari di mora.
Ma nella relazione di bilancio emergono anche elementi positivi: “A riprova della vitalità del settore e della fiducia che gli operatori nutrono nella struttura va evidenziato che sono stati rinnovati tutti i contrari di locazione venuti a scadenza per gli operatori già presenti in Mercato. Le richieste di spazi sono a tutt’oggi in continua crescita e la società ha provveduto alla stipula di nuovi contratti di locazione”.
La relazione finale fa presente, ancora, che “la società ha messo in campo una serie di azioni che consentiranno al Caan di produrre flussi finanziari da destinare al rimborso dei creditori concorsuali, dedotte le spese di gestione”. (m.ald.)