4.500 addetti giornalieri che commercializzano 10 milioni di quintali di prodotto fresco agroalimentare e oltre 80mila tonnellate di prodotto ittico, per un giro di affari di 2 miliardi di euro.
Sono queste le cifre impressionanti, con cui il Car–Centro Agroalimentare Roma, primo mercato all’ingrosso d’Italia e quarto in Europa, ha tagliato il traguardo dei vent’anni, vincendo in modo assolutamente convincente una scommessa che all’inizio suscitava perplessità e diffidenza. Ma “coniugando tradizione e modernità”, come ha sottolineato al Corriere Ortofrutticolo il direttore generale del Car, Fabio Massimo Pallottini, in occasione della grande festa che ha celebrato il ventennale, radunando all’interno del Centro oltre 450 operatori e un ricco parterre di autorità – tra cui il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, e il neo ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, alla sua prima uscita ufficiale – il Centro agroalimentare Roma è diventato un hub di eccellenza, sempre più riferimento per tutto il mondo produttivo, non solo dei prodotti ortofrutticoli e ittici.
I vertici del Car hanno colto l’occasione dei festeggiamenti per fare un bilancio dei 20 anni, sottolineando la soddisfazione per i risultati raggiunti e la voglia di andare avanti verso nuovi traguardi, mirati su un ampliamento dimensionale che aggiungerà altri 62 ettari alla struttura, e sull’offerta di nuovi servizi. “Attraverso il progetto di ampliamento – ha dichiarato Valter Giammaria, presidente del Car e vicepresidente della Camera di Commercio di Roma nel talk show “Avere vent’anni” che ha dato il via ai festeggiamenti – il Centro Agroalimentare Roma aspira a rilanciare un nuovo modello di distribuzione agroalimentare che sia sostenibile e ad impatto ambientale minimo, rafforzando la sua posizione come primo e più importante Centro Agroalimentare in Italia e diventando il terzo polo in Europa”.
Anche Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car, guarda già avanti, considerando che “oggi festeggiamo una tappa importante ma il percorso continua. La sfida di questa struttura è stata di non smarrire la tradizione del vecchio mercato generale ma di guardare avanti, nella modernità, offrendo servizi qualificati. In questo senso, oggi infrastrutture di questo genere hanno senso se riescono a offrire servizi qualificati ed è per questo che noi diciamo, e lo diciamo al governo qui rappresentato, che questi servizi, questi poli sono importanti se sono rari. Se noi moltiplichiamo mercati dappertutto si perde infatti il senso e l’importanza di queste strutture”. “Ma ora – ha aggiunto Pallottini – parliamo di cosa pensiamo di fare per il futuro. Innanzitutto spendere bene i soldi del Pnrr, è il nostro primo impegno. Il Car li spenderà per essere più autosufficiente dal punto di vista energetico, più digitale e offrire servizi migliori agli operatori. Questo è il futuro prossimo, poi, più a distanza, c’é il nostro progetto di sviluppo che non è solo sviluppo dimensionale ma vuole essere un grande progetto di qualità. La vera sfida è far crescere gli imprenditori che in questi vent’anni hanno creduto nella struttura ma, allo stesso tempo, attirare il meglio che c’é nel settore agroalimentare italiano ed europeo che guarda a Roma e al Car come un’opportunità. Pensiamo quindi di dar vita in questo Centro a un incubatore di start up agroalimentari e far nascere anche un luogo di formazione dei mestieri dell’agroalimentare di cui c’è tanto bisogno e che nessuno organizza in modo compiuto”.
Al talk show “avere vent’anni” è intervenuto anche il ministro Francesco Lollobrigida che ha colto l’occasione della sua prima uscita ufficiale da ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare per rimarcare che “per noi l’agricoltura è il principale asset di questo Paese”. “La qualità – ha aggiunto il ministro – è quella che distingue il prodotto italiano da quelli che tentano di copiarci in malo modo. Dobbiamo sostenere la filiera, partendo dal produttore. L’agricoltura senza l’imprenditore agricolo o l’allevatore, non ha senso e, insieme al produttore, c’é il distributore, il mercato, il consumatore. “Oggi – ha concluso il ministro – non sono qui per elaborare tutto il programma del ministero, che faremo e costruiremo insieme alle grandi associazioni, invitando anche a fare sistema come ha fatto Italmercati con la presidenza di Fabio Massimo Pallottini, e cercando, con i 150 milioni a disposizione per il sistema dei mercati, di fare una strategia comune, anche con progetti parcellizzati, per la logistica italiana”.
Al termine del talk show, sono partiti i festeggiamenti di rito, con streetfood, artisti e musica, showcooking e pranzo sociale. A seguire, la premiazione di grossisti e produttori di ortofrutta, di grossisti dell’ittico e grandi acquirenti del Car, il conferimento della FidelityGoldCard agli chef Iside de Cesare, Massimo Riccioli, Mauro Secondi, Luca Malacrida, chiamati sul palco dallo chef Fabio Campoli, cui è stata data una targa di ringraziamento e il premio speciale Arsial per gli Ambasciatori delle Eccellenze del territorio. Il taglio della torta ha concluso l’intensa giornata di festa.
Cristina Latessa
Roma
Nella foto di apertura, da sinistra: Valter Giammaria, Francesco Lollobrigida e Fabio Massimo Pallottini