CAROTA DI ISPICA IGP AL VIA, PAVAN: “OTTIMISTI SULLA STAGIONE. CONSUMI IN CRESCITA”

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“Si profila una stagione regolare, senza particolari problemi per la carota siciliana, anche se abbiamo sofferto la siccità nel periodo da settembre a dicembre scorso”.

Massimo Pavan (nella foto), presidente del Consorzio Carota Novella di Ispica IGP, rimane pertanto fiducioso sulla stagione alle porte. La mancanza d’acqua nei mesi scorsi ha costretto le aziende produttrici siciliane ad aumentare considerevolmente le spese per l’irrigazione, “che ormai incide oltre il 30% dei costi di produzione”, precisa Pavan. Ma a parte questo fattore, la campagna si preannuncia buona: “Come sempre con il prodotto IGP e con il convenzionale inizieremo il primo giorno di febbraio. I volumi importanti però arriveranno dai primi di marzo. Quest’anno rispetto all’annata precedente abbiamo avuto un clima più regolare. Abbiamo seminato leggermente in anticipo e ora attendiamo fiduciosi il raccolto”.

Pavan analizza poi la situazione italiana: “Chioggia è un po’ fuori dai giochi a causa di un settembre molto piovoso che ha influenzato negativamente la raccolta locale, ormai agli sgoccioli, caratterizzata da pochi volumi e scarsa qualità”.

In questo periodo è in raccolta l’areale di Fiumicino, nel Lazio, “con rese leggermente inferiori agli anni scorsi, a causa sempre del meteo non favorevole. Nel frattempo a Chioggia sono quasi terminate, e in maniera regolare, le semine di carote estive che saranno pronte a maggio. In Sicilia la qualità c’è e ci aspettiamo una buona produzione. Le attese piogge a gennaio sono arrivate. Tutto ora è sotto controllo e siamo abbastanza fiduciosi”.

Ottimismo per la campagna: “Il prodotto piace, consumi annui in aumento del 15%”

L’ottimismo è dettato anche dal fatto che quando Ispica partirà con il grosso dei volumi, la zona di Fiumicino avrà presumibilmente terminato la campagna, trovandosi così il mercato piuttosto libero. “Poi dipenderà molto dai consumi, che per l’ortofrutta fresca sono in contrazione, a favore del trasformato. Con il prodotto certificato di Ispica proseguiremo fino al 15 giugno. Con l’IGP i numeri sono in crescita: i consumi aumentano del 15% annuo. Il prodotto piace e sta prendendo sempre più piede nei Mercati e in GDO. Il consumatore riconosce la freschezza, la croccantezza e la dolcezza del prodotto a indicazione geografica. I riscontri insomma sono positivi”. Nel 2024 sono stati certificati 38 mila quintali. “Per quest’anno puntiamo a migliorare ulteriormente. Il prodotto c’è. Ora è in partenza anche la campagna pubblicitaria”, anticipa il presidente del consorzio di tutela. “Abbiamo anche lavorato sull’aggiornamento varietale e sulla possibilità di inserire il prodotto IGP anche nel segmento del trasformato, su cui ci sono ottime possibilità di crescita”.

I numeri e gli obiettivi di Pef

Massimo Pavan è presidente anche della Pef s.r.l. affiancato dal fratello Roberto, amministratore delegato. L’azienda ha nella carota il proprio core business, affiancata da altre referenze come radicchio, pomodoro, zucchine, e pan di zucchero: “Come Pef stiamo crescendo: nel 2024 abbiamo raggiunto 25 milioni di fatturato, che puntiamo a superare quest’anno. Abbiamo migliorato i processi produttivi adottando sistemi agricoli di precisione, che stanno sopperendo alla riduzione di molecole  imposte dall’Unione Europea”.

Pef, con due stabilimenti certificati IFS situati nelle aree produttive di Chioggia (VE) e Ispica (RG), produce e commercializza ogni anno quasi 300 mila quintali di carote, fornendo oltre ai mercati del settore fresco anche l’industria di trasformazione italiana ed estera. Questo ulteriore sbocco commerciale crea anche una maggior selezione nella qualità del prodotto fresco destinato al confezionamento. Nel comparto radicchio e pan di zucchero vengono raccolti e venduti circa 30 mila quintali di merce, soprattutto a Chioggia, ma anche in Sicilia. Il pomodoro è rappresentato dal Pachino IGP con 20 ettari coltivati sotto serra, mentre altri 20 ettari sotto tunnel sono dedicati alle zucchine.

Circa il 50% dei prodotti viene esportato, a seconda delle richieste del mercato estero. Le forniture vengono effettuate a favore della Gdo italiana ed estera e dei riconfezionatori nazionali.

La sede di Pef a Ispica

Sulla carota l’obiettivo è il Residuo Zero

Sulla carota uno degli obiettivi dell’azienda è raggiungere il Residuo Zero: “Ci stiamo avvicinando. Siamo certificati da due anni, da quando abbiamo iniziato i primi test. Stiamo lavorando per raggiungere al 100% il traguardo”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofruttiolo.it

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