Tra le numerose testimonianze di agricoltori che si sono visti negare o ridurre ai minimi termini dal Fondo Agricat, il risarcimento danni richiesto per le gelate e alluvioni nel 2023, c’è anche Fabiano Mazzotti (nella foto), imprenditore agricolo faentino con oltre 12 ettari di pesche, susine e kiwi. L’alluvione dello scorso anno gli ha causato danni per almeno 250 mila euro in azienda (senza contare quelli alla propria abitazione) con terreni invasi da oltre tre metri d’acqua e con i mezzi agricoli (trattori compresi) danneggiati in maniera grave o irreparabilmente.

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Mazzotti afferma di aver presentato regolare domanda ad Agricat in marzo rispettando i tempi. “Secondo la documentazione presentata avrei avuto diritto ad un ristoro di oltre 80 mila euro. Ma la domanda mi è stata respinta. Ancora adesso non so perché mi è stato negato il risarcimento. Mi hanno inviato una Pec senza confrontarsi con nessuno”.
Gli unici contributi ottenuti sono stati 5 mila euro dalla Protezione civile e 3 mila euro dalla Camera di Commercio. “Come azienda non ho ricevuto nulla nemmeno dalla struttura commissariale del generale Figliuolo”. È riuscito a tirare avanti grazie alla solidarietà di decine di persone e ad un finanziamento in banca. “Ma non si può affrontare una tragedia simile in questo modo”, afferma affranto a Il Fatto. Così lo scorso anno non è riuscito a riassumere i suoi due collaboratori stagionali perché non c’era nulla da raccogliere, mentre quest’anno la produzione potenziale segnerà un -30%. (red)