Alta qualità del prodotto con volumi tendenzialmente in crescita. Viaggia con il vento in poppa la nuova stagione del Cavolfiore IGP della Piana del Sele, la cui campagna è iniziata sotto i migliori auspici. A fare il punto della situazione dell’annata iniziata poche settimane fa è l’OP Solco Maggiore di Eboli (Salerno), una delle principali realtà del territorio campano che sta investendo molto nella tipica brassica dell’area salernitana.
Secondo l’organizzazione dei produttori campana la stagione in corso per il cavolfiore della Piana del Sele IGP è partita carica di aspettative, grazie anche al riconoscimento europeo ottenuto agli inizi di luglio.
Leggero anticipo nella raccolta
Il calendario di raccolta ha seguito le previsioni iniziali: la prima raccolta, prevista per metà ottobre, si è confermata in quel periodo. “Un leggero anticipo nei campi si è avuta nella prima parte di novembre, dovuta alle alte temperature registrate”, spiegano dal gruppo salernitano. “In questa prima fase i volumi ricalcano quelli dello scorso anno”, affermano ancora dall’OP.
“Le alte temperature registrate ad inizio novembre hanno determinato degli anticipi di raccolta per alcune varietà, con una conseguente ricaduta sul prezzo al produttore”.
Alta qualità del prodotto, +9% della produzione
C’è grande soddisfazione in merito alla qualità del prodotto, “che si mantiene sempre livelli di eccellenza. A garanzia della qualità del prodotto, gioca un ruolo fondamentale l’esperienza dei produttori del Cavolfiore della Piana del Sele”, precisano dall’OP, ricordando inoltre come le temperature non abbiano influito sulla qualità del corimbo.
C’è attesa e moderato ottimismo sulla stagione commerciale appena partita, grazie anche ad un aumento della produzione di oltre il 9% rispetto allo scorso anno.
Viene definita “entusiasmante” la risposta del riconoscimento dell’IGP per il Cavolfiore della Piana del Sele. “Tale risultato ha destato grande interesse ed entusiasmo sia presso i partner commerciali consolidati che presso quel segmento di mercato che guarda ad un prodotto non solo certificato, ma eccellente per quegli elementi di valore indiscutibili che il Cavolfiore della Piana del Sele IGP possiede”, spiegano dall’Op Solco Maggiore. “Questo riconoscimento europeo ci pone nella condizione di avviare un’attività di comunicazione sostanziale sul cavolfiore della Piana del Sele. Il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta poggia le sue basi sulla reputazione del prodotto perché inserito in un determinato contesto territoriale che aspetta solo di essere raccontato e presentato nella sua “veste” più bella ed innovativa. A partire dall’aspetto salutistico, essendo ampiamente riconosciuto come un “alleato della salute”, fino alla sua riconoscibilità all’interno di un contesto paesaggistico, storico e culturale ben individuato, il Cavolfiore della Piana del Sele IGP, ha tanto da raccontare.
Il Cavolfiore della Piana del Sele, nel 2023, è stato il prodotto di punta della OP Solco Maggiore, coprendo oltre il 20% della produzione totale.
I canali commerciali del Cavolfiore della Piana del Sele IGP sono diversi: questo tipo di prodotto trova ottime risposte sia presso tutta la GDO italiana ed europea che presso quel particolare segmento di mercato che mira ad un tipo di gastronomia selezionatissimo, di qualità superiore, sia fresco o conservato.
“Abbiamo avviato un’intensa attività di promozione del Cavolfiore della Piana del Sele IGP, già a partire dal prossimo dicembre, attraverso la promozione al consumo presso alcune insegne della GDO italiane. Nel corso delle giornate dedicate al consumatore, il prodotto sarà distribuito nel suo nuovo packaging, affinché il cavolfiore della Piana del Sele IGP sia ben riconoscibile. Abbiamo introdotto in etichetta non solo la tabella nutrizionale con il claim riferito al contenuto di Vitamina C del cavolfiore della Piana del Sele IGP, ma anche il QR Code, quale strumento utile ad aprire una finestra sul paesaggio che genera quel prodotto, sulla sua storia e le sue origini, o quale strumento utile per acquisire tutte le informazioni utili riguardanti le proprietà nutraceutiche ed apprendere il modo migliore di gustare un prodotto così versatile e ricco”, spiegano dall’azienda.
“Al fine di esaltare le performance del prodotto Cavolfiore della Piana del Sele IGP sia in cucina che per il suo apporto nutraceutico, abbiamo previsto un momento di forte valorizzazione del prodotto con il supporto di due figure eccezionali, lo Chef Davide Oldani e il prof. Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia AORN “San Giuseppe Moscati” di Avellino. Nel corso dell’evento programmato all’inizio di dicembre, i due si confronteranno sugli aspetti salutistici e l’importanza della prevenzione attraverso una giusta alimentazione ed una strepitosa ricetta”.
Per il 2025 sono previste attività di divulgazione e comunicazione ancora più incisive su questi ed altri punti di forza del Cavolfiore della Piana del Sele IGP.
La campagna del Cavolfiore della Piana del Sele IGP è appena iniziata, ma già in attesa del riconoscimento IGP, maturava la consapevolezza che da quel momento in avanti si sarebbe manifestato un nuovo modo di concepire il prodotto agricolo e di valorizzarlo. Ottenuto il riconoscimento la strada si sta tracciando sotto in nostri piedi in modo irreversibile. Oggi non possiamo più fare a meno di porre l’accento sul valore del legame di un prodotto agricolo con il territorio, sull’importanza di un’accurata ricerca storica ed archeologica oltre che su tutte quelle informazioni riguardanti la nutraceutica degli alimenti. Tali sono i presupposti di un concetto di qualità totale e riconosciuta, in aggiunta al sistema di certificazioni già applicato.
Promuovere il cavolfiore della Piana del Sele IGP ci mette nella condizione di fornire al consumatore tutti gli strumenti di valutazione utili per operare scelte dettate da un corretto stile di vita e davvero sostenibili.
