Ridurre i dazi sull’export di mele statunitensi in India. La richiesta è partita dal deputato al congresso statunitense Dan Newhouse che ha sollecitato l’amministrazione guidata da Donald Trump a chiedere a Nuova Delhi una riduzione della “barriera” economica che grava sugli esportatori melicoli degli Usa. Il deputato Newhouse, in una lettera al rappresentante commerciale statunitense Robert Lighthizer, che sta portando avanti i negoziati commerciali con l’India in vista della visita del Primo Ministro Narendra Modi (nella foto assieme a Trump), ha esortato l’amministrazione Trump a favorire maggiormente l’ingresso in India delle mele di Washington.
L’India, come ricorda OutlookIndia.com, attualmente impone un dazio del 70% sulle mele statunitensi – il 50% più una maggiorazione tariffaria di ritorsione del 20%, di recente applicazione, come riportato in un comunicato stampa, aggiungendo che Lighthizer dovrebbe continuare i negoziati con l’India, prima dell’arrivo del Primo Ministro Modi.
L’India ha aumentato i dazi su 28 articoli esportati dagli Stati Uniti, tra cui mandorle, legumi e noci, come ritorsione alla sospensione dell’ingresso in America dei prodotti indiani.
“Le azioni poste in essere dall’India per aumentare i dazi sulle mele statunitensi riflettono una situazione dannosa che avrà un impatto notevole su coltivatori, confezionatori, dipendenti e sulle migliaia di posti di lavoro che sostengono tutto lo Stato di Washington. Io chiedo, a nome dei melicoltori di Washington, che si continui a lavorare con l’India per favorire al più presto un risultato positivo nei nostri rapporti commerciali, inclusa una riduzione delle aliquote pre-ritorsione”, ha dichiarato Newhouse nella sua lettera a Lighthizer.
(fonte: outlookindia.com)