Torna a Milano l’appuntamento con la Design Week e, nell’ambito delle iniziative del Fuorisalone, Chiquita apre nuovamente le porte della Chiquita House, uno spazio immersivo e interattivo che celebra la seconda edizione della campagna Pop by Nature in collaborazione, questa volta, con l’artista e illustratore argentino Sebastian Curi.
“La piazza di Milano – spiega Mariaelena Paragone (nella foto), Head of Global Brand Building Strategy di Chiquita – è un hub creativo per le nostre campagne e in particolare è il teatro ideale per questa, che lavora sulla pop art. Dal punto di vista dei consumi l’area di Milano è molto importante per noi, sia per il retail, che per il canale tradizionale. I fruttivendoli per noi sono dei veri e propri brand ambassador e sulla piazza di Milano, ma anche su Roma e nelle grandi città, il 90% dei fruttivendoli hanno la banana Chiquita in assortimento. Il negozio di ortofrutta si riconosce per la qualità dell’offerta e ha un target che cerca nel canale tradizionale proprio questo aspetto. In questo contesto la nostra banana non può mancare anche dove l’assortimento è limitato. In ogni caso non sono ragioni commerciali, ma creative a spingerci a portare qui l’acme della nostra campagna Pop by Nature”.

Quest’anno la Chiquita House è anche il palcoscenico per presentare al grande pubblico il progetto
Yelloway e il prototipo Yelloway One, il nuovo ibrido di banana resistente alle malattie fungine più
distruttive per la produzione globale, già comunicato agli operatori del settore. “Abbiamo deciso di
presentarlo alla Design Week – sottolinea Paragone – perché questo è il crogiuolo dell’innovazione. Certo, è difficile parlare di innovazione, per un frutto come la banana, ma il nostro è un progetto ambizioso, che riteniamo possa catturare l’attenzione del consumatore finale per la sua portata in termini di sostenibilità. La banana è la terza coltura al mondo, è uno dei frutti più amati, è cross-generazionale. Sapere che la banana più amata al mondo stia lavorando per un progetto che mira a preservare la coltivazione delle banane in futuro è di interesse per tutti.
Al momento la banana Yellow One è un prototipo: nei nostri centri sperimentali è spuntato il primo casco, ma ci vorranno anni prima che arrivi sul mercato perché è un progetto che lavora sul lungo periodo, ma ci piaceva comunque comunicarlo per far capire ai consumatori il lavoro che stiamo
facendo. Durante la Design Week lo faremo in maniera molto semplice, ma precisa. La comunicazione continuerà poi sui social, per raccontare il progetto a un pubblico più ampio”.
Non poteva mancare una battuta sulle eventuali possibili ricadute della politica trumpiana sui dazi
a carico delle banane, a livello globale. “E’ un problema che attualmente non ci sta impattando –
conclude Paragone – le nostre operation a oggi non evidenziano delle criticità specifiche per il
nostro settore. Ad ogni modo monitoriamo la situazione con estrema attenzione. Il nostro obiettivo resta di garantire un servizio affidabile ai clienti e ai consumatori. Contiamo sulla nostra strategia di “sourcing” diversificata, per rispondere con flessibilità a ogni scenario”.
Elena Consonni