In base all’ultimo report di Odepa, l’Ufficio di Studi e Politiche Agrarie del Ministero dell’Agricoltura cileno, da gennaio a novembre 2023 il Paese sudamericano ha esportato 2.947.000 tonnellate di frutta per un valore di 6.889 milioni di dollari.
Mentre il volume ha segnato un -5,4%, il valore è salito di un +10,8%.
Di questo valore totale, il 73% è relativo a frutta fresca, con vendite di 2.306.000 tonnellate, ovvero l’equivalente di 5.041 milioni di dollari nel periodo analizzato. Malgrado un -6,6% in volume, il valore registra un +12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In testa alle esportazioni le ciliegie, con 307.000 tonnellate e 1.862 milioni di dollari, pari al 57,8% del valore complessivo dell’export di frutta fresca in questo periodo (+5,3% in volume e +17,2% in valore VS gennaio-novembre 2022). La Cina si distingue come destinazione principale, concentrando il 90,8% del valore totale delle esportazioni di ciliegie cilene.
Al secondo posto l’uva da tavola, con 495.639 tonnellate per 903,2 milioni di dollari, vale a dire il 20,4% del valore totale dell’export di frutta fresca. Si osservano variazioni di un -18% in volume e -5% in valore, con Stati Uniti (44,6%) e Cina (14,4%) principali nazioni acquirenti.
Al terzo posto si posizionano le mele, con 467.863 tonnellate e 500 milioni di dollari, che rappresentano l’11% del valore totale delle esportazioni di frutta fresca, segnando un -20,2% in volume e -1% in valore. La destinazione principale restano gli Stati Uniti (33,2% del valore totale delle spedizioni di mele), seguiti da Colombia (13%) e Brasile (9,36%).
Al quarto posto troviamo i mirtilli, con 74.807 tonnellate e 343 milioni di dollari, pari al 7% del valore globale dell’export di frutta fresca (-19% in volume e -7,0% in valore rispetto allo stesso periodo 2022). Destinazioni principali Stati Uniti (45,1%) e Paesi Bassi (17,0%).