CILIEGIE, LA PUGLIA TREMA: “A GIUGNO VOLUMI DIMEZZATI A CAUSA DELLE GELATE”

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A giugno la produzione di ciliegie in Puglia potrebbe dimezzarsi a causa di una gelata tardiva che si è abbattuta sulla regione. È un orizzonte a tinte fosche quello che si preannuncia per la seconda parte della campagna ciliegie, specialmente nell’areale barese.

Nicola Giuliano, a capo della Giuliano Puglia Fruit, una delle principali realtà ortofrutticole pugliesi, non nasconde grande preoccupazione per le produzioni tardive. “Le prime ispezioni effettuate sui campi in cui sono presenti le produzioni tardive non lasciano presagire nulla di buono”, rivela al Corriere Ortofrutticolo l’imprenditore pugliese. “Il gelo che ha colpito buona parte della Puglia a inizio aprile ha lasciato il segno. La gelata è arrivata in una fase molto delicata: infatti ha causato la bruciatura del pistillo dei fiori di ciliegio che si erano appena aperti. I danni sono importanti, soprattutto sulla varietà Ferrovia (che di solito viene raccolta tra il 20 maggio a fine giugno, ndr), tra le migliori e più importanti per il nostro comprensorio, nella seconda parte della stagione. Le prime stime – annuncia Giuliano – parlano di una perdita di almeno il 50% del prodotto previsto in giugno. Ma le perdite potrebbero essere anche superiori”.

La stagione però è partita con il piede giusto: qualità ottima, prezzi elevati

Se si guarda invece alla situazione attuale, la campagna ciliegie in Puglia è partita con il piede giusto: qualità e quantità di buon livello, se non ottimo, in particolare con la varietà Bigarreaux. Prezzi eccellenti. “La partenza è stata positiva. Le ciliegie della prima parte di stagione stanno maturando regolarmente. Fino a metà maggio inoltrato non avremo problemi: i frutti sono sani, con calibri sostenuti. Le prime quotazioni sono state davvero notevoli, con valori superiori alle media del 10%”, afferma ancora l’imprenditore barese. “Ora i consumi inizieranno ad aumentare e pertanto ci attendiamo un leggero abbassamento dei prezzi, che torneranno nella media del periodo”.

Il pensiero, però, inevitabilmente, va a ciò che potrà accadere tra un mese: “Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che a giugno ci saranno meno ciliegie ma con calibri più importanti e con prezzi più sostenuti. Ma è certo che le quantità saranno limitate”. A livello commerciale in giugno quindi potrebbero approfittarne altri competitors, a partire, a livello italiano, dal Nord Italia, con le produzioni dell’Emilia Romagna e del Veneto in primis, oltre che, all’estero, di Turchia e Grecia.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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