CLEMENTINE, BOOM DI VOLUMI SUL MERCATO MA DOMANDA FIACCA. CASCIARO: “NO AD ALLARMISMI”

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Fase delicata per il mercato delle clementine, alle prese con una domanda non eccessivamente dinamica ma con un’offerta di prodotto più che abbondante. “I produttori stanno immettendo sul mercato molta merce. Stimiamo un 30% in più di prodotto raccolto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, afferma Francesco Casciaro, direttore di COAB, OP calabrese con sede a Corigliano Calabro, nel cuore della Piana di Sibari, e con una settantina di soci per un migliaio di ettari complessivi. “Poi bisogna ricordare che quest’anno siamo partiti con la campagna in anticipo di una decina di giorni. Siamo in un periodo complesso dove è necessario gestire questo surplus di prodotto, tuttavia non credo serva generare inutili allarmismi”, precisa l’imprenditore calabrese, secondo il quale la corsa dei produttori ad immettere più merce possibile sul mercato per timore di rimanere con gli agrumi invenduti non dovrebbe generare eccessive problematiche nelle prossime settimane.

“Ora serve razionalizzare le immissioni di merce sul mercato. Ad ogni modo con l’arrivo delle festività natalizie la domanda, come ogni anno, dovrebbe crescere sensibilmente. Lo scenario potrebbe cambiare radicalmente a gennaio, quando potremmo trovarci con un mercato più vuoto e quindi prezzi più remunerativi”.

Francesco Casciaro

Volumi regolari e ottima qualità

Per quanto riguarda la stagione produttiva per Casciaro alla fine i volumi dovrebbero essere in linea con la media: “Alla viglia della campagna molti temevano una mancanza di prodotto, invece la produzione appare nelle norma”.

La partenza era stata comunque positiva, favorita anche dalla mancanza di prodotto spagnolo, a causa in particolare della tremenda alluvione che aveva colpito il Paese iberico a fine ottobre e in particolare l’area di Valencia, da sempre tra le principali zone produttive della Spagna. “La situazione si è riassestata. Ma l’ottima qualità generale degli agrumi italiani ha favorito una fidelizzazione alla merce Made in Italy anche nelle settimane successive”, osserva Casciaro.

“Le premesse per ottenere buoni risultati da questa stagione ci sono tutti. Tra l’altro abbiamo registrato importanti richieste dall’estero, a partire dalla Germania ma non solo, che hanno compensato l’esubero di prodotto. Ripeto: l’attuale momento di mercato con le aziende in fermento nella raccolta e tanto prodotto disponibile non deve generare il panico. Rimango ottimista”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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