CON I DAZI GLI AMERICANI MANGERANNO ANCORA MENO FRUTTA E VERDURA

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Uno degli effetti dei dazi USA è che gli americani, che già non brillano per una dieta sana e salutare (il 70 % è obeso o in sovrappeso), cominceranno a mangiare sempre meno frutta e verdura. Già, perché gran parte di pomodori, avocado, peperoni, cetrioli, zucche sono coltivate in Messico e Canada. Colpiti da dazi del 25%, sospesi fino al 2 aprile. Se Trump decidesse di continuare nella dissennata politica delle tariffe doganali, sarebbe un colpo duro per chi si rifornisce nei supermercati americani.

Come spiega un articolo del Corriere della Sera, il 60% della frutta viene importata, come il 30% delle verdure. Forbes ha fatto questi calcoli: da Messico e Canada nel 2024 sono arrivati il 99% dei pomodori importati negli Stati Uniti, il 99% della lattuga, l’88% delle carote, il 70% degli avocado. La soluzione, per Trump e i suoi sodali, è sempre la stessa: «America first». Nel senso che si dovrebbe cominciare a coltivare di più internamente. Ma non è così semplice come sembra. Per farlo bisognerebbe sottrarre la terra ad altri usi, costruire infrastrutture, trovare agricoltori disponibili e manodopera (le politiche di espulsione dei migranti, naturalmente, non aiutano). 

Stimato un aumento di quasi il 3% dei prezzi al dettaglio di frutta e verdura

Di quanto aumenteranno frutta e verdura? Considerando che i dazi sono sui valore del prezzo alla frontiera, The Atlantic riferisce che una stima attendibile è di un aumento del 2,9 per cento del prezzi al dettaglio. Poco? Non proprio: quel prezzo è una media che riguarda tutti i prodotti, compresi quelli coltivati in America, e corrisponde a due anni di inflazione. E considerando quello che abbiamo scritto sul prezzo delle uova, che preoccupa Trump, e sul tasso di inflazione, che è stato tra i fattori che hanno portato alla sconfitta di Biden, la questione non è secondaria. 

A essere colpiti saranno soprattutto i prodotti freschi, mentre l’impatto sarà minore sui cibi preparati e processati. Potrebbe sembrare un tema secondario. Però, basta sentire cosa dice a Rachel Sugar di The Atlantic Sarah Bowen, sociologa della North Carolina State University: «Abbiamo chiesto alle mamme cosa comprerebbero se avessero più soldi. La risposta di gran lunga più frequente, di gran lunga, è stata: frutta fresca, fragole, uva».

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