Unica manifestazione dedicata alla filiera dell’asparago, l’International Asparagus Days si terrà a Cesena dal 16 al 18 ottobre prossimi. Dopo la manifestazione nel 2013 a Bordeaux, il marchio è stato riportato in auge da Cesena Fiera che ne ha acquisito i diritti e che ne propone una nuova edizione, che si preannuncia di grande successo. Oltre 80 gli espositori in rappresentanza di tutti gli anelli della filiera, metà dei quali provenienti dall’estero, 300 i visitatori stranieri attesi per un totale di stakeholder che si potrebbe aggirare attorno alle 2.500 persone.
“Non sarà un appuntamento annuale – ha precisato il patron di Cesena Fiera Renzo Piraccini durante la presentazione ufficiale alla stampa a Bologna – ma sicuramente verrà replicato; magari diverrà una rassegna itinerante, questo ancora non è dato saperlo. Sappiamo però che è solo il primo di una serie di fiere verticali dedicate alle orticole che abbiamo intenzione di realizzare nei nostri nuovi spazi di Cesena”.
Oltre all’area espositiva, ampio spazio sarà dato ai convegni con 4 tavole rotonde dedicate a diversi temi: dall’approfondimento dello scenario attuale con l’incontro dal titolo “Situazione ed evoluzione mondiale dell’asparago” a quello dedicato alle tecniche produttive (“Le novità nella coltivazione dell’asparago”), a quello improntato sulle strategie commerciali (“Strategie commerciali dell’Asparago”) fino ad una sessione specifica riguardante uno dei trend che più marcatamente si sta delineando anche in questo comparto, ovvero il bio, con l’incontro “Asparagi per il mercato: convenzionale, biologico, biodinamico”.
“La coltivazione dell’asparago per sua stessa natura necessita di un elevato grado di innovazione e meccanizzazione”, ha dichiarato Luciano Trentini, collaboratore dell’evento e tra i più importanti esperti del comparto. “Per questo motivo le ultime novità saranno argomento trasversale all’intera manifestazione. Si parlerà in particolare delle nuove tecniche di lavorazione del terreno, di quelle del trapianto, dei nuovi metodi di copertura per anticipare la produzione (la stagione degli asparagi in Italia va da marzo a maggio, ndr), dei metodi di raccolta, nonché dell’utilizzo di plastiche biodegradabili e le nuove pratiche di piro-diserbo. Tecniche e tecnologie che potranno essere concretamente viste in un campo prova di circa 5.000 metri quadri allestito antistante la fiera, la metà dei quali al coperto”.
E per un approfondimento ulteriore sono previste le visite tecniche ospitate tra Emilia-Romagna e Veneto.
Totale sostegno della Regione Emilia Romagna all’iniziativa di Cesena Fiera. “Le opportunità nel comparto degli asparagi sono enormi”, commenta l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Simona Caselli. “Nel mondo – spiega – la produzione di asparagi impiega una superfice produttiva di 220 mila ettari ma per soddisfare la domanda ce ne vorrebbero almeno 270 mila. La ricerca si sta muovendo per trovare nuove varietà e ampliare il ventaglio produttivo così come la produzione, basti pensare all’asparago di Altedo IGP, nostro vanto regionale, che ha chiesto la modifica del disciplinare (al momento al vaglio al Ministero) proprio per darsi maggiori opportunità. Manifestazioni come questa non possono che essere positive e come tali vanno sostenute”.
Chiara Brandi
Nella foto, da sinistra: Luciano Trentini, Simona Caselli e Renzo Piraccini