Si scaldano, letteralmente, i motori per la più grande mobilitazione del settore agricolo degli ultimi anni, che si terrà a Ferrara il 30 gennaio. Voluta e organizzata da Agrinsieme Ferrara, la manifestazione ha già raccolto l’adesione dei sindacati dei lavoratori, preoccupati per la crisi produttiva e il calo occupazionale, dei sindaci del territorio ma anche di Confindustria, Confartigianato, Ascom, Confesercenti, Cna e Unima. Tutto il mondo economico e associativo si stringe, dunque, attorno alle aziende e cooperative agricole fortemente colpite da cimice asiatica e crisi di mercato, per una mobilitazione mai così unitaria e aperta, tanto che sono attesi oltre 1500 agricoltori da tutto il Nord Italia, come spiega Stefano Calderoni (nella foto), coordinatore di Agrinsieme Ferrara.
“Abbiamo scelto di “invadere” pacificamente Ferrara con cinque cortei di trattori e agricoltori – oltre 1500 provenienti dalle altre province della nostra Regione e da tutto il Nord – che dalla periferia arriveranno in piazza per ribadire, come dice lo slogan scelto per la mobilitazione che “Il tempo è finito”. Non c’è più tempo per le promesse non mantenute o le azioni di sostegno rimandate a data da destinarsi. Alle aziende agricole era stato promesso un supporto concreto per superare la profonda crisi produttiva e di mercato che non è ancora arrivato e non sappiamo quando e se arriverà. L’incertezza e il bisogno di liquidità per affrontare la prossima annata sta mandando il settore in default e gli agricoltori, abituati a lottare e farcela da soli, questa volta hanno bisogno del sostegno di tutti. È il momento di salire sui trattori – continua Calderoni – e dire a gran voce che le cose devono cambiare, altrimenti le aziende chiuderanno e non ci sarà alcuna prospettiva, soprattutto per quei giovani che, molto coraggiosamente, hanno scelto di diventare produttori. Siamo in piazza per loro e con loro, siamo in piazza per chi è occupato in agricoltura e non riesce a fare il numero di giornate necessario per avere poi un sostegno tutto l’anno, siamo in piazza perché l’agricoltura crea valore e quel valore viene costantemente ignorato lungo le filiere e dai mercati. Diciamo basta a tutto questo e vorremmo che a dirlo fossero anche i cittadini, consumatori di prodotti che rischiano di sparire dalle tavole perché divorati da un insetto che non lascia tregua o semplicemente perché a un agricoltore non conviene più produrli. Chiediamo, ancora una volta, alla vigilia di questa mobilitazione di rimanere al nostro fianco e di difendere un patrimonio economico, culturale e sociale che una volta perduto, sarà perduto per sempre”.
Il punto di partenza della manifestazione è dal parcheggio Ex-Mof (Via Darsena, incrocio Corso Isonzo) alle 9.30. Il corteo percorrerà poi Corso Isonzo, Viale Cavour, Corso Martiri della Libertà per arrivare in piazza Municipale attorno alle 11.30, dove ci saranno gli interventi degli organizzatori.