Non si vede ancora la luce in fondo al tunnel per il consorzio Melavì, in crisi da tempo. “Non siamo riusciti a vendere nessun immobile nonostante alcune manifestazioni d’interesse”. Ad affermarlo è Daniele Pasini, ultimo presidente del consorzio lombardo dedicato alle mele della Valtellina e membro del comitato per la soluzione della crisi. “Sono immobili grandi, non facili da vendere – precisa Pasini, come riporta un articolo di Italia Oggi. “Forse li cederemo più avanti e la situazione migliorerà. Ora però con i nostri advisor abbiamo 60 giorni per preparare tutto. I numeri indicano che sarà un concordato liquidatorio dei vari asset. Questo però non pregiudica che in seguito non si possa andare avanti con un ramo d’azienda”.
Il valore di immobili e terreni nei bilancio 2023 di Melavì, ricorda Italia Oggi, è di 9,2 milioni di euro mentre il debito ammonta a 24,3 milioni di cui 3,1 milioni verso soci e 16,7 milioni verso le banche.
“Melavì ha un futuro se la filiera si compatta e raggiunge quella massa critica necessaria a competere e remunerare i produttori. Non si possono fare favori alle mele dell’Alto Adige”, ammoniste l’assessore lombardo all’Agricltura Alessandro Beduschi. “Siamo disponibili a concedere incentivi ma i soci devono trovare le ragioni per tornare insieme”.