ESSELUNGA PENSA AL RIASSETTO: PRONTO UN BOND DA UN MILIARDO PER IL DEBUTTO IN BORSA

Condividi

Esselunga si prepara all’emissione di un prestito obbligazionario pari a circa 900 milioni di euro, somma che potrebbe lievitare al miliardo, se il mondo bancario e finanziario lo consentirà in termini di domanda. È una delle collocazioni finanziarie più grandi a livello europeo nell’ambito retail.
L’obiettivo, come spiega Mark Up, è sostituire una grossa fetta del miliardo e mezzo di prestito contratto a luglio 2017 da Esselunga per finanziare il riassetto tra gli eredi di Bernardo Caprotti, e più precisamente l’acquisto del 45% di Villata in mano a Violetta e Giuseppe Caprotti. Giuliana e Marina Caprotti hanno venduto un altro 22,5% detenuto nella Villata: con il risultato che Esselunga avrà il 67,5% di Villata, e l’altro 32,5% resterà a Giuliana e Marina.
Marina Caprotti, vice presidente di Esselunga, presenterà la prossima settimana il progetto con Mediobanca, Intesa, Unicredit e Citigroup agli investitori a Milano, Londra, New York. Questa emissione obbligazionaria viene considerata la prova generale prima del debutto in Borsa.
Il risultato del complesso riassetto societario e azionario in atto a casa Esselunga, e per il quale è stata chiesto quel miliardo e mezzo di finanziamento, sarà, come spiega Mark Up, sostanzialmente questo: Esselunga, cioè la Supermarkets Italiani S.p.A., avrà una partecipazione diretta del 67,5% dell’immobiliare Villata, la cassaforte immobiliare che custodisce la proprietà dei muri dei 154 punti di vendita Esselunga; l’altro 32,5% resterà in capo a Giuliana Albera e Marina Caprotti.
Il secondo passo prevede che Esselunga si fonda poi con la holding Superit (Supermercati Italiani), presieduta dal giurista Piergaetano Marchetti, che ora la controlla al 100%.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE