Aspettative più che positive per la campagna uva anche all’azienda Pavone di Rutigliano (Bari). Il titolare, Vito Pavone (nella foto), conferma come, “nonostante il ritardo di 15-20 giorni, la qualità del prodotto è tra il buono e l’eccellente. L’attenzione dei consumatori è crescente, anche sul prodotto tradizionale con seme (Vittoria, Black Magic), sebbene le seedless siano in costante crescita. I prezzi sono in linea con lo scorso anno”.
“Dall’Est Europa nuovi importanti sbocchi commerciali”
“Riguardo l’estero – osserva Pavone – le richieste sono in aumento in particolare dall’Est Europa, un mercato che sta richiedendo sempre più prodotto di qualità. Anche Polonia e Ungheria, per esempio, iniziano a richiedere prodotto con standard qualitativi più elevati e anche uva senza seme. Sono mercati non più di nicchia che stanno rappresentando importanti sbocchi commerciali, grazie al maggior potere d’acquisto dei consumatori”.
“La campagna è partita con il piede giusto sebbene i volumi siano calati tra il 20 e il 30%, a causa del clima. Ci attendiamo buoni riscontri nei mesi clou di settembre, ottobre e novembre”.
Infine Pavone sottolinea come l’azienda abbia ottenuto per il secondo anno consecutivo la certificazione a residuo zero da CSQA: “Un motivo di soddisfazione particolare vista le difficoltà riscontrate quest’anno a causa di una primavera impietosa dal punto di vista del meteo. Un ringraziamento va in particolare agli agronomi e tecnici Franco Gentile, Francesco Berardi e Damiano Sanitate”.
Emanuele Zanini
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L’intervista è inserita all’interno del focus Uva da Tavola sull’ultimo numero del Corriere Ortofrutticolo