In occasione della visita dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, avvenuta nel corso dell’estate, Euro Company si è fatta portavoce di alcune importanti esigenze emerse negli ultimi tempi dal mondo agricolo.
L’azienda di frutta secca ed essiccata di Godo di Russi, nella provincia ravennate, ha avuto modo di portare alla sua attenzione il tema delle filiere corte, soprattutto in vista del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027.
L’Emilia-Romagna, con oltre 1.300 ettari coltivati nel 2022, infatti, è diventata la prima regione italiana produttrice di noci: una crescita che non accenna a fermarsi e che necessita di azioni mirate per la sua valorizzazione.
Nel nostro Paese il processo di coltivazione delle noci è più sostenibile e virtuoso rispetto ad analoghi sistemi di coltivazione utilizzati all’estero: questo aspetto qualifica positivamente il nostro prodotto, ma al tempo stesso lo pone in una competizione difficilmente sostenibile sia sulle rese che sul prezzo.
La filiera delle noci subisce di fatto la carenza di pochi prodotti autorizzati sulla coltura per il controllo delle avversità, a cui va aggiunta la forte limitazione sull’utilizzo del rame e altre molecole; limitazioni invece non presenti nei paesi produttori extra UE. Si delinea quindi la necessità di uno sviluppo e di un supporto per la ricerca e la sperimentazione, al momento carente in Italia.
Anche per le mandorle sono diversi gli interventi da progettare per il miglioramento di questa coltura, tenendo conto che il nostro Paese ne è un grande importatore e che la redditività, per i mandorlicoltori, è superiore alle più tradizionali specie frutticole con meccanizzazione completa. Necessari, anche in questo caso, sarebbero incentivi per la diffusione della coltivazione da affiancare ad azioni di ricerca e sviluppo, portainnesti e modelli di coltivazione.
Temi analoghi parlando di arachidi: questa neonata filiera mostra potenzialità inestimabili ma necessita di stimoli e ricerche. In prima battuta è indispensabile provvedere all’autorizzazione di mezzi tecnici necessari alla coltivazione dell’arachide.
Attraverso il protocollo di Qualità Etica, Euro Company lavora ogni giorno per costruire filiere sempre più trasparenti e tracciabili, lungo tutte le fasi della catena di fornitura. Per far ciò, è indispensabile costruire solide collaborazioni, garantendo rapporti di valore e curando la filiera produttiva al meglio.
Sostenere il mercato italiano e il territorio significa promuoverne i prodotti, tutelarne il suolo e mettere questa strategia alternativa in condizione di essere sostenibile e di portare benefici per la comunità per il maggior tempo possibile.
La visita dell’assessore ha quindi permesso a Euro Company di farsi portavoce delle esigenze raccolte negli anni dagli agricoltori del territorio e di condividere dati e informazioni sull’importanza della frutta a guscio in Emilia-Romagna, con l’obiettivo di portare un significativo miglioramento che coinvolga tutta la filiera.