Antonio Fricano (nella foto di copertina) è il Protagonista del numero 10 del Corriere Ortofrutticolo, che chiude il 2024 e che sarà in distribmuzione all’evento Protagonisti dell’Ortofrutta italiana in programma oggi a Palazzo Re Enzo di Bologna.
Fricano è il presidente da quasi trent’anni e cofondatore di Apo Sicilia, realtà specializzata nella produzione e commercializzazione di agrumi e frutta (600 ettari) e ortaggi (80 ettari), quasi tutta in biologico, su cui punta moltissimo, credendo profondamente nello sviluppo dell’aggregazione. Nel 2016 ha fondato, fuori dalla Sicilia, il consorzio BIA con aziende provenienti da tutto il Mezzogiorno.
Nell’ultimo numero del Corriere Ortofrutticolo il primo piano è dedicato ai trend emersi nel 2024 con una serie di dati e analisi del comparto attraverso i commenti di alcuni dei principali operatori del settore. L’approfondimento ha effettuato un bilancio sulla produzione, sull’andamento dei mercati, sull’export, sul comparto dell’ingrosso e della distribuzione organizzata, oltre che sui consumi. Dal report emerge come, nonostante non siano mancate le difficoltà, quello ortofrutticolo si conferma un comparto strategico per il Paese, in grado di performare meglio di altri nel settore agroalimentare e non solo e che si avvia a superare i 6 miliardi di euro di export. Tiene anche il mondo della produzione, nonostante le limitazioni imposte da nuove normative europee, il calo di superfici e i cambiamenti climatici. Bene l’ingrosso, che ha visto crescere i rapporti commerciali con il settore dell’Horeca, anche per supplire ai dettaglianti che hanno chiuso i battenti.
I focus di questo numero sono dedicati a IV-V gamma e vertical farming, comparti che, sentiti i principali player, hanno conosciuto un consolidamento.
Un altro focus è dedicato invece al mondo delle sementi, con la voce di alcuni degli operatori leader di mercato, che hanno sottolineato come il trend sia quello legato al lavoro sull’innovazione varietale e sulla ricerca di produzioni più resistenti a malattie e in grado di adattarsi ai cambiamenti del clima.
Un altro “capitolo” è dedicato all’estero, con un confronto tra i quattro Paesi protagonisti del Gruppo di contatto 2025, l’onda lunga della Brexit e i giochi di squadra della Spagna per trovare nuovi sbocchi commerciali.
Emanuele Zanini
