Il rinvio ad aprile di Fruit Logistica, a causa del Covid e della risalita dei contagi, in particolare in Germania, e della costante crescita del numero di defezioni da parte di espositori, buyer e altre categorie, è sembrato a molti operatori quasi inevitabile.
Raccogliendo alcuni commenti è pressoché unanime la condivisione della scelta della fiera berlinese di posticipare di due mesi la rassegna, che rimane il principale appuntamento mondiale del settore ortofrutticolo. Con l’incognita di un annullamento definitivo dell’edizione 2022, come accadde lo scorso anno.
Marco Salvi (FruitImprese): “Trovata una buona soluzione. C’è voglia di ripartire”
“Purtroppo il rinvio era un po’ nell’aria”, afferma il presidente di FruitImprese Marco Salvi. “Con la crescita del numero di contagi in Germania era chiaro che la questione dovesse essere affrontata e approfondita. Credo si sia trovata una buona mediazione e il posticipare di due mesi la rassegna credo sia un risultato di buon senso”, commenta l’imprenditore ferrarese a capo dell’associazione degli esportatori e importatori ortofrutticoli italiani. “Ciò dimostra come con questo clima di grande incertezza effettuare previsioni sia diventato sempre più difficile, anche nel settore fieristico. La data scelta (5-7 aprile, ndr) può andare bene. Le ultime edizioni di Fruit Attraction e Macfrut hanno dimostrato quanto sia alta la voglia degli operatori di ripartire. Giusto quindi rinviare Fruit Logistica per evitare il rischio di doverla cancellare per il secondo anno consecutivo. Ora speriamo e navighiamo a vista”.
Paolo Bruni (CSO): “Pieno rispetto per la decisione. Tutela della salute prioritaria”
“Rispetto in pieno la scelta effettuata dagli organizzatori della fiera di Berlino”, afferma Paolo Bruni, presidente di CSO Italy. “Germania e Fruit Logistica saranno stati indotti al rinvio della fiera considerando lo sviluppo della pandemia. Come cittadino e come presidente di CSO Italy, reputo che il business e l’attività delle aziende sia fondamentale. Tuttavia ritengo che la tutela della salute sia di prioritaria importanza e quindi comprendo appieno questa decisione”. Tra l’altro circa il 50% delle aziende che avrebbero dovuto allestire i loro stand in Piazza Italia avevano già dato la loro disdetta, sebbene i big del settore avessero confermato la loro presenza a febbraio. Ora con l’edizione posticipata ad aprile cambia tutto.
Fabio Massimo Pallottini (Italmercati): “Condivido il rinvio. Speriamo che la fiera sia utile anche ad aprile”
“Un po’ ce lo aspettavamo”, ammette Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati. “Quando si iniziano ad avere defezioni importanti è inevitabile pensare ad un rinvio. Speriamo che ad aprile la situazione sia migliorata e che la fiera anche in quel periodo sia utile agli operatori. Perché la cosa peggiore sarebbe organizzare una fiera a metà. Condivido comunque il rinvio. Ora serve stringere i denti e sperare che la situazione migliori”.
Valentino Di Pisa (Fedagro): “Scelta di buon senso. Confermarla a febbraio sarebbe stato un azzardo”
“Credo sia stata una decisione di buon senso”, conferma Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati. “In questo momento pensare ad una conferma della fiera a febbraio sarebbe stato azzardato, alla luce di quanto sta accadendo. Speriamo che ad aprile ci siano davvero le condizioni per organizzare la rassegna. Il settore ha estremamente bisogno di partecipare ad eventi come Fruit Logistica, sia per fare business, ma anche sotto l’aspetto psicologico. Sarebbe un grande segnale di fiducia e speranza”.
Gennaro Velardo (Italia Ortofrutta): “La maggior parte dei nostri associati aveva già rinunciato per febbraio. Ora speriamo in aprile”
“Già prima dell’annuncio del rinvio, la maggior parte dei nostri soci aveva deciso di rinunciare alla fiera berlinese”, annuncia Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta Unione nazionale. “La preoccupazione non solo per l’aspetto sanitario ma, di conseguenza anche per le nutrite assente di espositori e buyer ha reso quasi inevitabile il rinvio, ultimo tassello di un “effetto domino”. Speriamo davvero che ad aprile ci siano le condizioni per realizzare l’evento”.
Mauro Grossi (Origine Group): “Data ad aprile soluzione accettabile. Ora si naviga a vista”
“Su Fruit Logistica avevamo già avviato una consultazione informale tra i nostri soci ed era emersa una chiara maggioranza tra chi era intenzionato a dare forfait”, rivela Mauro Grossi, presidente di Origine Group. “Troppe le incertezze, troppi i problemi legati alle presenze degli operatori stranieri provenienti dai mercati Oltremare degli Usa e Far East, per chi come noi punta sull’export verso quelle destinazioni. Quindi per noi il rinvio di Berlino era qualcosa di già scritto. Nell’incertezza avevamo dato disdetta”, afferma Grossi, che poi commenta il rinvio. “Le nuove date di Fruit Logistica ai primi di aprile? Può essere una soluzione accettabile, però qui bisogna vedere cosa succederà, la situazione è in divenire ogni giorno, chi può fare previsioni da oggi a 2-3 mesi? Si naviga a vista”.
Marco Rivoira (Gruppo Rivoira): “Ben venga ad aprile, anche se rischia di perdere un po’ di interesse”
Anche per Marco Rivoira, amministratore dell’omonimo gruppo piemontese, ci si attendeva a breve il rinvio di Fruit Logistica. “Ben venga questo spostamento ad aprile, anche se ci ritroveremo alla fine della campagna invernale. Temo non ci saranno grandi presenze. Sarà difficile assistere ad una fiera “normale” e c’è il rischio che sia meno interessante dal punto di vista commerciale. La situazione è talmente in divenire che non escludo che alla fine anche l’edizione 2022 verrà cancellata. Ma il settore ha grande voglia e bisogno di farla. Speriamo bene”.
Emanuele Zanini