FRUIT LOGISTICA VIVACE, NONOSTANTE QUALCHE ASSENZA: “DEVE RIMANERE STRATEGICA”

Condividi

Fruit Logistica tiene le posizioni. L’edizione 2025 della fiera berlinese si è chiusa oggi in un clima tutto sommato positivo che si è respirato tra i padiglioni dove l’Italia è stata protagonista, nonostante un calo degli espositori, con oltre 440 aziende presenti contro le 470 dello scorso anno, e l’assenza degli stand di qualche player importante.

Dopo una partenza un po’ timida il primo giorno, sottolineata da più di qualche operatore rimasto perplesso da presenze un po’ sottotono, la giornata clou del giovedì ha pienamente recuperato non deludendo le attese e registrando una buona affluenza, tra la soddisfazione di buona parte degli espositori italiani, dislocati come da tradizione soprattutto nei padiglioni 2.2, 4.2 e 6.2, con in evidenza in particolare le collettive di Italy e di Italian Fruit Village.

C’è chi commentava la scarsa presenza dei buyer della Gdo italiana, che erano presenti in massa alla recente edizione di Marca, che si è tenuta alcune settimane fa a Bologna, il 15 e 16 gennaio scorso, sempre più in crescita. Parallelamente altri imprenditori hanno registrato con soddisfazione un buon andamento generale, in particolare, come anticipato, nella seconda giornata, con l’incontro con diversi clienti, sia storici che nuovi, e una programmazione delle prossime campagne.

Altri hanno osservato l’importanza di mantenere strategica la kermesse berlinese nel panorama fieristico internazionale, soprattutto in riferimento al mercato tedesco che rimane fondamentale per l’Italia. Il concetto in sintesi è: serve fare attenzione a privilegiare Fruit Attraction a Madrid – che si svolge tra l’altro in casa del nostro principale competitor internazionale – a discapito di Berlino, che come fiera può e deve rimanere centrale per il mercato italiano. Il rischio, al contrario, è lasciarla in mano ad altri concorrenti europei come l’Olanda, presente in fiera in forze e compatta.

Il bilancio di Marco Salvi, presidente di FruitImprese, è comunque positivo: “Ho visto una fiera attiva, vivace, ben frequentata. Abbiamo lavorato molto su appuntamenti con tanti incontri e in linea con gli scorsi anni. Saranno calati un po’ gli espositori ma la risposta c’è stata. Ci sono stati due giorni intensi con buyer europei e con operatori d’Oltremare, compresi i breaders, per sviluppare progetti sull’innovazione varietale. Da sottolineare la presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che dimostra attenzione per il settore”.

Marco Rivoira, alla guida dell’omonimo gruppo piemontese, si dice “molto soddisfatto per i progetti ed eventi presentati qui in fiera come gruppo, che stanno riscuotendo sempre maggior successo (leggi Sambòa e Kikokà in primis, ndr). Tuttavia”, osserva l’imprenditore cuneese, “ho notato un declino della kermesse con diverse assenze. Anno dopo anno Madrid sta guadagnando punti”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE