FRUITIMPRESE EMILIA ROMAGNA, ECCO IL NUOVO DIRETTIVO CON NERI PRESIDENTE

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Samuele Bertuzzi, Matteo Brunelli, Achille Ceccarelli, Pietro Fabbri, Gabriele Gobbi, Luigi Mazzoni, Giancarlo Minguzzi, Andrea Parisotto, Adriano Petteni, Giulio Romagnoli. Sono questi i componenti del nuovo consiglio direttivo di Fruitimprese Emilia Romagna, che giovedì scorso, come anticipato dal Corriere Ortofrutticolo, ha eletto per acclamazione Patrizio Neri come presidente, al posto di Giancarlo Minguzzi, alle presidenza per 14 anni consecutivi e 4 mandati. I Sindaci dell’associazione sono Stefano Antonelli, Fabio Bergonzoni, Luca Canonici, Gabriele Ferri e Peter Schmid.

Neri, cofondatore di Jingold e presidente di Jingold spa, vanta una lunga esperienza e ricopre numerosi incarichi in realtà chiave del settore, tra cui Consorzio Solonatura, Naturitalia, Cesena Fiera, CSO Italy, Unapera, Consorzio Frutteto ed AOP Italia.

La sua elezione non è solo un riconoscimento del suo percorso professionale, ma anche una garanzia di continuità e innovazione per Fruitimprese Emilia-Romagna. Sotto la sua guida, l’associazione mira a consolidare il ruolo delle imprese regionali come protagoniste di qualità, sostenibilità e innovazione.

All’incontro ha partecipato e preso la parola anche Marco Salvi, presidente nazionale di Fruitimprese, che ha sottolineato l’importanza strategica della sede emiliano-romagnola per l’intero comparto e ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Minguzzi e per le prospettive future affidate a Neri.

Gli scenari futuri del settore a livello globale tra geopolitica, clima e materie prime

L’assemblea ha inoltre ospitato l’intervento dell’economista Gian Luca Bagnara, esperto in agribusiness ed economia del territorio, collaboratore della Commissione Europea. Bagnara ha illustrato gli scenari geopolitici attuali, analizzando il ruolo del sistema finanziario internazionale e i suoi riflessi sul commercio globale. Ha spiegato come le recenti mosse dell’amministrazione Trump puntino a svalutare il dollaro, rilanciare l’export USA, rafforzare il settore manifatturiero e trasformare l’attuale debito pubblico americano in nuove obbligazioni estere.
Bagnara ha citato il dossier “A User’s Guide to Restructuring the Global Trading System” dell’economista Stephen Miran e il documento europeo “Euro exchange rate policy in the face of currency coercion threats”. Ha evidenziato come l’UE abbia l’opportunità di rafforzare la posizione dell’euro come valuta internazionale attraverso l’emissione di debito comune, il superamento della frammentazione finanziaria e l’accelerazione del progetto dell’euro digitale.
Un punto cruciale del suo intervento ha riguardato l’importanza delle materie prime legate al cambiamento climatico – come CO₂ e biodiversità – per generare i cosiddetti “crediti di natura”. Questi crediti potrebbero essere usati come sottostante per le stable-crypto e per sostenere una moneta digitale europea. In questo quadro, la gestione del suolo e l’agricoltura diventano centrali per lo sviluppo di questi strumenti innovativi.

Giovedì 29 maggio si è tenuta a Cesena l’assemblea annuale di Fruitimprese Emilia-Romagna, un evento che ha segnato un importante cambiamento per l’associazione. Dopo 14 anni alla guida, Giancarlo Minguzzi ha lasciato la presidenza, passando il testimone a Patrizio Neri, che ha ricevuto l’unanime consenso dell’assemblea.
Patrizio Neri è un imprenditore di rilievo nel panorama ortofrutticolo internazionale e un membro attivo del consiglio direttivo nazionale. È il cofondatore di Jingold, progetto che ha rivoluzionato il mercato con l’introduzione del kiwi giallo, dimostrando la sua capacità di portare innovazione e valore aggiunto alla filiera. Attualmente presidente di Jingold Spa, Neri vanta una lunga esperienza e ricopre numerosi incarichi in realtà chiave del settore, tra cui Consorzio Solonatura, Naturitalia, Cesena Fiera, CSO Italy, Unapera, Consorzio Frutteto ed AOP Italia.
La sua elezione non è solo un riconoscimento del suo percorso professionale, ma anche una garanzia di continuità e innovazione per Fruitimprese Emilia-Romagna. Sotto la sua guida, l’associazione mira a consolidare il ruolo delle imprese regionali come protagoniste di qualità, sostenibilità e innovazione.
Rinnovo del Consiglio Direttivo e interventi di rilievo
Durante l’assemblea è stato anche rinnovato il consiglio direttivo, che ora include: Samuele Bertuzzi, Matteo Brunelli, Achille Ceccarelli, Pietro Fabbri, Gabriele Gobbi, Luigi Mazzoni, Giancarlo Minguzzi, Andrea Parisotto, Adriano Petteni, Giulio Romagnoli. I Sindaci dell’associazione sono Stefano Antonelli, Fabio Bergonzoni, Luca Canonici, Gabriele Ferri e Peter Schmid.
All’incontro ha partecipato e preso la parola anche Marco Salvi, presidente nazionale di Fruitimprese, che ha sottolineato l’importanza strategica della sede emiliano-romagnola per l’intero comparto e ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Minguzzi e per le prospettive future affidate a Neri.
L’assemblea ha inoltre ospitato l’intervento dell’economista Gian Luca Bagnara, esperto in agribusiness ed economia del territorio, collaboratore della Commissione Europea. Bagnara ha illustrato gli scenari geopolitici attuali, analizzando il ruolo del sistema finanziario internazionale e i suoi riflessi sul commercio globale. Ha spiegato come le recenti mosse dell’amministrazione Trump puntino a svalutare il dollaro, rilanciare l’export USA, rafforzare il settore manifatturiero e trasformare l’attuale debito pubblico americano in nuove obbligazioni estere.
Bagnara ha citato il dossier “A User’s Guide to Restructuring the Global Trading System” dell’economista Stephen Miran e il documento europeo “Euro exchange rate policy in the face of currency coercion threats”. Ha evidenziato come l’UE abbia l’opportunità di rafforzare la posizione dell’euro come valuta internazionale attraverso l’emissione di debito comune, il superamento della frammentazione finanziaria e l’accelerazione del progetto dell’euro digitale.
Un punto cruciale del suo intervento ha riguardato l’importanza delle materie prime legate al cambiamento climatico – come CO₂ e biodiversità – per generare i cosiddetti “crediti di natura”. Questi crediti potrebbero essere usati come sottostante per le stable-crypto e per sostenere una moneta digitale europea. In questo quadro, la gestione del suolo e l’agricoltura diventano centrali per lo sviluppo di questi strumenti innovativi.
Fruitimprese Emilia-Romagna, che riunisce molte delle più importanti realtà del comparto ortofrutticolo, continua a rappresentare un punto di riferimento per le imprese della regione, promuovendo lo sviluppo e l’affermazione dei prodotti italiani sui mercati globali.

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