FURTI NELLE CAMPAGNE, FREDDI: “È CONSIDERATO NORMALE. TRATTATI COME SFIGATI”

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Continua l’allarme furti nelle campagne. Non mancano i casi recenti, a partire dall’Emilia Romagna, dove una cooperativa agricola ha esposto, con tanto di rima il cartello qui pubblicato, esasperata dai prelievi indebiti di sconosciuti. “La vita da contadini è già abbastanza dura, non rubarci la verdura”, recita il cartellone, con tanto di segno di senso vietato disegnato per intimare simbolicamente ai furfanti l’accesso.

Al riguardo Matteo Freddi, dell’omonimo gruppo di Reggio Emilia ha commentato la notizia sui social, riproponendo in un post l’appello lanciato da una cooperativa della zona. “Anche noi siamo stati vittime di furti in passato e anche ora, costantemente, c’è chi si prende la briga di andare a fregare nottetempo lo scalogno e le cipolle nei campi. Ma perché – si domanda Freddi su Linkedin – nel percepito delle persone diamo l’impressione che i nostri prodotti “costano troppo” e che valga la pena tentare un furtarello (per il valore di poche decine di euro) facendo passare la cosa come una normale abitudine chiamando la cosa “spigolature”?
Viceversa perché non troviamo forze giovani ed arrembanti che spazzino via il vecchiume che intasa e blocca il mercato, perché veniamo trattati come un lavoro da “sfig@ti” ? In fin dei conti vendiamo prodotti di “lusso” per cui vale la pena rischiare . Boh aiutatemi voi”.

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