GARAVAGLIA (ILIP): INVESTIMENTI GREEN, NUOVI PRODOTTI, TIMORI PER IL PPWR

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L’evoluzione normativa – è di pochi giorni fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea del PPWR mette la filiera degli imballaggi ortofrutticoli di fronte a diverse sfide. “Sono tre le norme con cui ci dobbiamo confrontare – spiega Luigi Garavaglia (nella foto sopra), direttore ricerca sviluppo e qualità del gruppo ILIP -. Dal 2022 è in forza il regolamento 1616 sulle plastiche da riciclo, un tema su cui la nostra azienda si sta impegnando molto. Abbiamo infatti investito in un impianto di riciclo interno, che fornirà materia prima seconda da utilizzare nei nostri imballi, partendo da un circuito di raccolta delle vaschette, che prima venivano termovalorizzate. La seconda norma entrerà in vigore tra 18 mesi e prevede l’assenza di Bisfenolo A in tutti gli imballaggi”.

Imballaggi ILIP

Infine il PPWR che impone, tra le altre cose, il bando degli imballi plastici per il confezionamento al di sotto di 1,5 chili. “E’ la nostra grande preoccupazione, significa la perdita quasi assoluta del mercato, visto che sarebbero esentati sogli i prodotti fragili o per il quale il calo peso per disidratazione è dannosa per la conservazione. Parliamo di IV Gamma, piccoli frutti, uva… L’elenco delle esenzioni sarà oggetto di valutazione da parte di ogni Stato membro e ci troveremo di fronte a un puzzle. Chi esporta in Paesi diversi, si troverà di fronte alla necessità di utilizzare tipologie di imballi diversi in mercati differenti. Inoltre rischiano di vanificarsi gli investimenti fatti nell’impianto di riciclo”.

Roberto Zanichelli

Le strategie commerciali si devono adeguare ai nuovi scenari. “Siamo in attesa delle liste di esenzione – afferma  Roberto Zanichelli, business development & marketing director – per capire come si svilupperà lo scenario europeo. Nel frattempo ci stiamo focalizzando su processi produttivi e sull’uso di materiali riciclati, per chiudere il ciclo di produzione degli imballaggi in ottica di sostenibilità. Già oggi i nostri imballi contengono l’80% di materiale riciclato”.

Non mancano ovviamente le novità. “Presentiamo – racconta Zanichelli – la versione evoluta di un cestino termosaldabile che abbiamo chiamato Air Wave: ha un fondo bombato che migliora la ventilazione e consente la protezione dagli urti, senza necessità di un pad in materiale diverso. E’ destinato al mercato di fragole e piccoli frutti. Si tratta di un progetto di ecodesign, che va in ottica di favorire il riciclo. Abbiamo raccolto un buon interesse da parte soprattutto del mercato inglese dove è entrata in vigore la plastic tax. Le vaschette tradizionale dotate di tappetino assorbente non riciclabile, vengono considerate come non riciclabili e quindi sono soggette a tassazione. Sempre nell’ambito dei berries, ci stiamo orientando nel fornire servizi quali l’etichettatura di cestini e coperchi o la realizzazione di formati speciali, per esempio cestini a più scompartimenti per permettere il confezionamento dei tris di prodotto. Sono soddisfatto di come è andata la prima giornata di fiera. Venire a Fruit Logistica è l’occasione per incontrare i nostri partner commerciali che vengono qui a Berlino da tutto il mondo e capire le loro necessità di sviluppo di nuovi prodotti”.

Elena Consonni

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