Decó Italia, dopo essere nata come società di servizi che sviluppa la marca privata per il gruppo Arena-Multicedi, operativo nel Sud Italia, sta ora lavorando a sviluppare un nuovo marchio del distributore, che si aggiunge a quello di Decó e che sarà dedicato ai prodotti top di gamma. Per intendersi, come ‘Il viaggiator goloso’, ‘Fior fiore Coop’ o ‘Sapori e dintorni’ di Conad.
Lo conferma l’amministratore delegato di Decó Italia, Mario Gasbarrino (nella foto): “Stiamo valutando la possibilità di acquistare un marchio già affermato nel mondo del food. Ancora non sono stati chiusi gli accordi e non avremmo neanche i prodotti per partire subito. Penso comunque che potremo iniziare già dalla fine dell’estate”.
Esplode la questione “mazzette”
Sta facendo rumore intanto il passaggio di un’intervista rilasciata dallo stesso Gasbarrino al direttore di “Alimentando”, Angelo Frigerio, a proposito di mazzette. Eccone il testo: “Fa parte della debolezza dell’animo umano. I soldi portano sempre grandi rischi. Tuttavia, non è mai stato un problema così preponderante nel corso della mia carriera professionale. Neanche quando lavoravo come direttore acquisti in Sma Supermercati. Ci sono alcuni casi, è vero. Ma niente di così diffuso. Per prevenire queste criticità mi sono sempre servito della ‘job rotation’, una tecnica che mi ha permesso di far ruotare ciclicamente i compratori. Una diminutio dal punto di vista professionale, perché spesso alcuni collaboratori sono specializzati in categorie precise. Penso ai freschi, ad esempio. Ma, al momento, è l’unica garanzia che si può avere”.
Gasbarrino ci ha confermato in proposito: “Sono cose che esistono, sono notorie. Io non ho mai avuto il piacere di acquistare frutta o verdura personalmente, perché in tutte le aziende nelle quali ho lavorato in passato questo compito era affidato ad apposite aziende del gruppo preposte a questo. Sono le necessarie economie di scala a portare inevitabilmente ad appoggiarsi a centrali di acquisto o a creare concentrazioni distributive”. E dunque il controllo diretto sulla trasparenza e correttezza dei comportamenti non è facile.
Mariangela Latella