L’esplosione dell’e-commerce anche nel settore alimentare è solo questione di tempo, è una prospettiva inevitabile. Se lo sviluppo delle vendite on-line del food non è in Italia ancora molto accelerato è solo perché l’offerta non è ancora in grado di soddisfare la domanda, che sarebbe già fortissima.
Lo ha affermato questa mattina al Centro Congressi FICO di Bologna il presidente e AD di UNES Mario Gasbarrino, intervenendo al convegno organizzato da Verallia (terzo produttore mondiale di bottiglie e vasi in vetro per il food e il beverage) dal titolo suggestivo: “Innovazioni dirompenti nel food and beverage”.
Gasbarrino non ha dubbi: l’innovazione più dirompente è l’e-commerce. “E’ in atto – ha sottolineato il presidente di UNES – una trasformazione radicale indotta dallo sviluppo delle tecnologie informatiche. Si è ribaltato un paradigma che sopravvive da oltre 2.000 anni ovvero che sia necessario recarsi in un luogo fisico per fare un acquisto. Oggi tutto ti arriva a casa. Ma attenzione. C’è più di un e-commerce, nel senso che il mezzo risponde ad esigenze diverse, quella di avere un prodotto, per esempio un cibo subito, per rispondere ad esigenze del breve e brevissimo periodo, quindi anche un cibo deperibile; quella di avere un prodotto particolare, per esempio facendo arrivare in Italia dagli Stati Uniti o dal Giappone un prodotto di nuova tecnologia”.
Non è dunque un caso che UNES sia stata la prima catena italiana a stringere un accordo con Amazon. Maria Cristina Alfieri, direttore di Food, ha chiesto a Gasbarrino se l’accordo funziona e se abbia insegnato qualcosa al presidente di UNES. Risposta. “Ci sono stati tre motivi per cui abbiamo stretto questo accordo. Il primo è che non si può combattere con il futuro perché il futuro vince sempre. Il secondo è perché bisogna aver la capacità di saltare nel futuro, anticipando i tempi, come noi abbiamo fatto più volte anticipando le tendenze di consumo, come dimostra anche il successo della nostra marcha privata premium ‘Il Viaggiator Goloso’. Il terzo è perché ho pensato che se non lo facevo io questo accordo lo avrebbe fatto qualcun altro”.
Gasbarrino ritiene che tuttavia i negozi fisici non moriranno, o meglio sopravviveranno nella misura in cui terranno conto dell’e-commerce. Il presidente di UNES ritiene che saranno avvantaggiati i negozi mono-marca.
Antonio Felice