Seconda brutta battuta d’arresto della Gdo in settembre, che sembra aver aver nuovamente imboccato la strada in discesa, dopo aver chiuso un mese di agosto senza una chiara direzionalità. Dal 3 al 9 settembre la distribuzione moderna ha lasciato per strada l’1,39%, che si va così ad aggiungere al -2,22% della lettura precedente. Il bilancio del mese di settembre è ora un pesante -1,80%. Dal 1 gennaio, invece, il rosso è dello 0,95%.
Nei sette giorni in esame si è salvato solo il Sud, che può vantare un frazionale progresso dello 0,19%. Il resto del Belpaese accusa pesanti cali, che non risparmiano neanche il Nord-est (-1,42%), la macro-area con il miglior risultato dall’inizio dell’anno che vede così allontanarsi il traguardo dell’azzeramento delle perdite del 2018. Il Nord-ovest e il Centro hanno invece perso rispettivamente l’1,66% e l’1,85%.
Dal 1 gennaio Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia mostrano ora un rosso dello 0,13%, seguite Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia che sono le uniche altre regione che riescono a contenere la perdita sotto il punto percentuale (-0,93%). Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna lasciano invece per strada l’1,02%, mentre Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia continuano a vestire la maglia nera (-1,38%).
(Fonte: Repubblica)