“È arrivato il momento di mettere da parte tatticismi e tecnicismi e pensare agli agricoltori del Meridione del Paese, che sono esasperati e necessitano con urgenza di avere risposte immediate e certe che gli consentano di guardare al futuro con un po’ di serenità; in questo momento è necessario smetterla con i rimpalli e dare una accelerata all’emendamento al D.L. semplificazioni sui danni da gelate in Puglia e Calabria e nelle provincie di Matera e Potenza”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito dell’emendamento al Ddl di conversione in legge del D.L. 135/2018 con disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione, cosiddetto D.L. semplificazioni.
“Parliamo di un emendamento più volte annunciato, che doveva essere inserito nel D.L. Morandi e nella Legge di bilancio, ma che è stato sempre rinviato e che invece, se approvato, consentirà la declaratoria dello stato di calamità per le gelate che tra febbraio e marzo dello scorso anno hanno pesantemente colpito l’agricoltura del Sud”, ricorda il presidente della Copagri, per il quale si tratta di un’attesa ingiustificata e ingiustificabile.
“La situazione è particolarmente grave in Puglia, dove gli agricoltori sono stretti nella morsa della Xylella, del maltempo e delle gelate, che hanno messo in ginocchio un comparto di fondamentale importanza per l’economia regionale e nazionale, come quello dell’olivicoltura”, continua Verrascina.
“Dopo aver dato risposte ai problemi contingenti dell’agricoltura, inoltre, in modo da consentire il ristoro dei danni subiti dai produttori e far ripartire il primario del Meridione, bisogna parallelamente intervenire sul fronte delle assicurazioni agricole, avviando una seria riflessione sul grande divario tra il Nord e il Sud del Paese; bisogna interrogarsi sulle ragioni di tale differenziazione e sulle possibili soluzioni, per avvicinare gli agricoltori del Mezzogiorno”, conclude il presidente della Copagri, ricordando che il Mezzogiorno conta appena il 12% delle aziende assicurate in Italia, con il 7% dei valori e solo il 5% delle superfici.