GIADA CENERINI (CAAB): NUOVI CANALI E ORARI PER UN INGROSSO PIÚ MODERNO

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Un lavoro che, nell’immaginario, resta saldamente ancorato alla figura maschile ma che esprime oggi svariate, importanti “eccezioni”: una di queste porta il nome di Giada Cenerini, grossista di spicco del Centro agroalimentare di Bologna e vicepresidente, dallo scorso marzo, della Fedagromercati ACMO felsinea.

“Una nomina che mi onora e inorgoglisce – esordisce Cenerini – sia nella prospettiva di portare avanti al meglio le istanze dei colleghi, sia per dare valore e visibilità al ruolo delle imprenditrici all’interno del comparto: finora questo è stato sempre un lavoro per uomini, ma negli ultimi anni le cose stanno, sia pur lentamente, cambiando. Poter operare a stretto contatto con una persona che stimo e con la quale c’è massima fiducia, il presidente provinciale e nazionale di Fedagro Valentino Di Pisa, è sicuramente un vantaggio. In più c’è un Consiglio dall’età media bassa, con un Gruppo Giovani di Bologna che sta crescendo in modo promettente; e non dimentichiamoci del Gruppo Giovani di Fedagro nazionale, con cui lavoriamo a stretto contatto, segno che il settore sta cambiando”.

Giada Cenerini con Valentino Di Pisa

L’attività associativa è intensa: oltre all’annosa questione degli orari, sul tappeto ci sono vari altri temi, tra cui le strategie per creare nuove dinamiche commerciali e intercettare altri clienti: “L’azienda di famiglia, Cenerini, da tempo ha investito su Horeca e distribuzione moderna, con un ufficio ad hoc che ci sta regalando soddisfazioni; un passaggio che stanno portando avanti molte aziende, consapevoli della necessità di strutturarsi in modo sempre più al passo con i tempi. La voglia di farlo c’è, però sono processi che necessitano di tempo e soldi”.


In mercato, nella prima parte del 2025, si sono registrati tanti alti e bassi: “Questa attività è inevitabilmente legata al clima, maggio è stato terrificante, mentre giugno è andato bene e luglio è partito in modo altrettanto positivo, con prezzi alti a fronte della scarsa disponibilità di materia prima, soprattutto per la frutta estiva”.

E per quanto riguarda gli orari? “Il Caab come molti altri mercati è aperto di notte; a mio avviso è assurdo, non più in linea con le esigenze di una larga fetta della potenziale clientela, ma non tutti sono d’accordo sullo spostamento delle lancette al diurno. Non nego che sia un lavoro di sacrificio: svegliarsi tutti i giorni alle 3 e tirare avanti fino a mezzogiorno e oltre è pesante e con il passare del tempo sempre più gravoso. Anche per chi, come me, si occupa di amministrazione e gestione del personale”.

Cenerini, azienda storica bolognese del settore fondata nel 1946 e forte di un fatturato di circa 35 milioni, conta una cinquantina di dipendenti. Al magazzino in Mercato, abbina una prestigiosa “bottega” in pieno centro storico a Bologna (nella foto sopra), dove vende ortofrutta di alta qualità e altre referenze food d’eccellenza. “Credo molto nella distintività e nella comunicazione, siamo presenti sui social e mi piace curare il nostro merchandising”, conclude Giada Cenerini prima di salutarci per correre all’ennesima riunione con i colleghi grossisti.

Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

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